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di Derek

Oggi iniziano gli esami di maturità. In una forma nuova, imposta dal Covid, a pochi giorni dalla fine del mondo secondo una recente rilettura del calendario Maya. Qualche anno fa ero a Caserta a vedere un concerto di Damien Rice. A un certo punto Damien chiamò sul palco un suo amico di Napoli e lo fece cantare. Sono tornato a casa cantando quella canzone insieme a quelle di Damien, perché mi catapultò in un secondo alla mia maturità di oltre 25 anni prima proiettandomi in quella che un giorno avrebbe affrontato mia figlia.

Quel giorno è arrivato. Foto di Classe dei Blindur (il video tra l’altro è davvero fatto bene) non me la sono più dimenticata e oggi voglio dedicarla ad Alice, a tutti i suoi compagni e tutti i ragazzi impegnati in questa prova importante, non decisiva, ma fondamentale, che non dimenticheranno mai.

I diplomati del 2020 avranno una foto di classe diversa da tutti, saranno gli unici – spero proprio – ad aver lo screenshot del mosaico di classroom e non una bella foto fatta nel cortile della scuola. Non cambia però l’ansia prima degli esami “Col piombo nel cuore non si riesce a dormire”, e le incertezze tormentate sul futuro che questo momento cristallizza “Eppure ho le stesse paure, Ancora quelle indecisioni, i sogni, le incertezze, le insofferenze, le passioni, la voglia di perdermi, le mie illusioni”.

È “la fine della scuola, l’inizio di un nuovo quaderno”, quell’attimo che ben ricordo anche io in cui “Tutto sembrava infinito, e invece era solo un istante. Otto anni di rincorse, ma è in un secondo che mi scopro grande”. Alcuni amici saranno con noi per sempre, altri non li rivedremo più neppure tra 20 anni quando nel gruppo Whatspp non risponderanno alle adunate.

Vorrei dire a mia figlia e a tutti i suoi coetanei che non conterà tanto come andrà l’esame. È importante certo, ma conta molto di più come ci siete arrivati: se in questi anni avete imparato a impegnarvi, a collaborare, a essere onesti prima di tutti con voi stessi, il futuro – sempre che il mondo non finisca domenica – è vostro.

In bocca al lupo, per l’esame e per il nuovo quaderno che andrete a scrivere.

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