Salvatore Parolisi ha chiesto di uscire dal carcere di Bollate a Milano, dove sta scontando la condanna a 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea, per seguire le lezioni di Giurisprudenza, facoltà alla quale è già iscritto. Da quanto si apprende dal Messaggero, sarà il magistrato di sorveglianza a decidere sulla sua domanda per la formazione universitaria: durante la detenzione, l’ex militare si è anche diplomato come perito agrario. Parolisi potrebbe così conquistare la liberà prima del previsto, una possibilità che si aggiunge però a quella già stabilita qualche giorno fa di poter chiedere i permessi premio, concessi per legge ai detenuti che hanno scontato metà della pena e hanno mantenuto una buona condotta.

Già lo scorso gennaio, l’ex militare degradato dall’Esercito (come previsto nella sentenza della Cassazione) e a cui il tribunale dei minori ha revocato la potestà genitoriale per affidare la figlia oggi undicenne ai nonni materni, aveva presentato la richiesta di poter seguire le lezioni universitarie in presenza e quindi di poter uscire dal carcere prima di aver scontato completamente la pena prevista. A causa dell’emergenza coronavirus, però, il permesso è stato bloccato: Parolisi avrebbe infatti potuto avere il via libera già questo giugno. La domanda presentata adesso si riferisce invece a un permesso che potrebbe essergli concesso dal prossimo autunno. Per l’omicidio della moglie Parolisi, che si è sempre dichiarato innocente, è stato condannato all’ergastolo in primo grado, per poi passare ai trent’anni in appello. Presentato ricorso in Cassazione, la pena è stata ridotta ai 20 di carcere che sta ora scontando.

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