Anche lo Stato fa greenwashing, distribuendo aiuti alle fonti fossili attraverso le norme sugli incentivi alle rinnovabili. Come? Lo racconta un recente rapporto del Centro ricerche ambientali: su 440 miliardi di euro che gli italiani hanno pagato in bolletta dal 2010 al 2017, 101,1 sono andati alla voce oneri parafiscali per finanziare “attività di interesse generale per il sistema elettrico“; altri 77 miliardi in accise e Iva, per un totale di 178 miliardi. Dove sono finiti davvero questi soldi? In otto anni sono stati erogati 2,7 miliardi per smantellare i siti nucleari, 2,5 alle Ferrovie e solo 400 milioni per il Fondo bonus famiglia a favore circa 5 milioni di nuclei in povertà assoluta e relativa. Invece dal 2014 2,1 miliardi sono stati erogati alle aziende energivore per ridurre i costi della bolletta. Nel 2017 alle fonti rinnovabili “e assimilate” (occhio alle parole) sono andati “solo” 12,4 miliardi. Un pozzo al quale in troppi cercano di attingere: a maggio Arera ha avvisato Governo e Parlamento di non usare il Decreto crescita per mettere a carico dei consumatori anche 650 milioni presi dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali usati per salvare Alitalia. Forza Greta, allora, ma attenta ai gattopardi verdi.

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Cambiamenti climatici? Tutti green ma solo a parole. Ecco come media e politici pompano l’ambientalismo, ma nascondono notizie scomode ai grandi inquinatori

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