“Il ponte sullo Stretto costerà di più ai nostri figli se non si fa, piuttosto che se si fa. E siccome prima o poi si farà, io dico di farlo il prima possibile. È una proposta di Berlusconi fatta 25 anni fa? Ho superato la fase del revanscismo, non mi interessa risalire a ciò che disse lui 25 anni fa”. È la risposta di Matteo Renzi, durante la presentazione del suo ultimo libro, La mossa del cavallo, sulla validità del progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Progetto che venne sostenuto, tra gli altri, anche da Silvio Berlusconi. Poi ha rilanciato tutte una serie di proposte avanzate durante il suo governo, e bocciate dal referendum costituzionale: “Serve il sindaco d’Italia, io sono l’ultimo giapponense del maggioritario, secondo me in Italia serve un sistema che la sera delle elezioni bisogna sapere chi ha vinto”.

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Renzi: “Tangentopoli? Il mio non era un giudizio storico. Ma era un sistema malato. Nessuno raccontava suicidi e storia dalla parte dei vinti”

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Sicilia, 3,4 milioni per il progetto di telemedicina dell’ex candidato di Musumeci (ora con la Lega). Regione: “Da noi solo 800mila euro”

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