“A tutto c’è un limite. Va bene disorientare i cittadini alternando slogan come “apriamo tutto/chiudiamo tutto” a seconda del trend. Va bene insultare o abbracciare il Meridione e i meridionali a seconda del trend. Va bene dichiarare in un primo momento che ‘Padania is not Italy’ per poi affermare ‘Amo l’Italia tutta’ a seconda del trend…”. Inizia così un lungo post pubblicato da Tommaso Paradiso sul suo profilo Facebook. La “miccia”, ovvero la voglia di scrivere, è stato l’annuncio di una manifestazione a Roma prevista per il 2 giugno contro il governo Conte. E l’attacco è a Matteo Salvini: “Va bene disinteressarsi completamente del tema religioso per poi baciare laidamente il Crocifisso a seconda del trend – si legge ancora nel post – Va bene travestirsi da medico, carabiniere, poliziotto, pompiere, economista, dandy, agricoltore, sciatore (non li ricordo tutti) a seconda del trend. Va bene articolare messaggi politici solo attraverso lunghi e interminabili quanto vacui elenchi e/o ‘liste della spesa’ con il tentativo di inglobare il maggior numero di categorie, mestieri, professioni, sport, arti a seconda del trend, così che poi il cittadino griderà: ‘Hey quello sta parlando di me, lui si che mi capisce!‘”. I riferimenti sono chiari ma il messaggio non finisce qui: “Va bene tirare fuori il tema dei ‘migranti’ a seconda del trend ma soprattutto quando non si hanno più argomenti e il consenso pare ti stia leggermente abbandonando. Va bene, sì, diciamo che va bene tutto. Ma questa cosa della possibile manifestazione del 2 giugno a Roma è di una gravità infinita. Siamo stati in lockdown totale fino al 4 maggio e neanche un mese dopo viene proposta una grande manifestazione di piazza, ovvero un mega assembramento, un grande calcio in culo all’enorme fatica che tutta l’Italia ha fatto per tentare di uscire da una crisi senza precedenti. Ennesima manovra populista per inferocire l’animo già incattivito di tanta gente. Lo spostamento tra regioni tecnicamente sarà consentito dal 3 giugno. Spero che tutto ciò lucidamente venga impedito e scongiurato”. E Tommaso Paradiso, ex TheGiornalisti, decide di andare fino in fondo anche con le ipotetiche conseguenze rispetto a quanto scrive: “E sì, già percepisco nell’aria gli slogan del futuro: ‘Ci hanno impedito di manifestare! Questa è una dittatura!’ (e ca**ate simili). È già tutto scritto e così scontato. Si predica buon senso ma si propaga disagio, imbarbarimento e confusione. L’Italia può e deve ripartire, possiamo e dobbiamo tornare a lavorare, sì. Anche senza una manifestazione di piazza, perché come avrebbe detto qualcuno… durante una pandemia la manifestazione di piazza È UNA CAC*TA PAZZESCA”.
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