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Coronavirus, organizzano grigliata in giardino disabitato nel Milanese: traditi dal profumo della carne e dall’alcol, multati dai carabinieri

I militari dell'Arma hanno interrotto la festa e steso un verbale da 400 euro a ogni partecipante: è successo sabato sera ad Arconate. La segnalazione arrivata da un cittadino che era passato vicino al podere e avevano notato movimenti
Coronavirus, organizzano grigliata in giardino disabitato nel Milanese: traditi dal profumo della carne e dall’alcol, multati dai carabinieri
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Traditi dal profumo della carne e dall’alcol in quantità copiose, trasportato in grandi borse all’interno di un giardino disabitato. La grigliata di Pasqua, per una decina di amici, è finita prima di cominciare. Ed è finita male, perché i carabinieri hanno interrotto la festa e multato tutti gli avventori. È successo sabato sera ad Arconate, nel Milanese.

Avevano pensato a tutto, a cominciare del luogo: un podere di via IX Novembre, in pieno centro storico, dove da tempo non abita nessuno. C’è però un piccolo orto, accanto a un prato di discrete dimensioni. Proprio lì era stata allestita la griglia, con tanto di tavoli e panche. Al riparo da occhi indiscreti, grazie a un muro di cinta che non consente di guardare all’interno, per l’occasione si festeggiavano anche due compleanni. In tempi normali nessuno avrebbe fatto caso al profumino della carne alla brace, ma ai tempi del coronavirus e dei divieti qualcuno si è insospettito.

Così un residente nella stessa via ha deciso di dare un’occhiata. Purtroppo per gli avventori, proprio in quel momento, due ragazze stavano portando all’interno del giardino con acqua, bevande e alcol. Del resto, una grigliata senza un buon vino rosso è un’offesa alla tavola. Ma il viavai, il profumo e le quantità trasportate hanno subito fatto pensare a un assembramento. Il cittadino ha deciso di informare le Forze dell’ordine e pochi minuti dopo i carabinieri erano sul posto, cogliendo il variegato gruppetto – di età compresa tra i 25 e i 50 anni – ancora intento nei preparativi. Nessuno indossava le mascherine protettive per non parlare della distanza di un metro, bellamente ignorata.

Decreto del governo alla mano, ogni partecipante è stato sanzionato con 400 euro. Dopodiché gli uomini dell’Arma si sono accertati che la festa venisse sbaraccata e che gli avventori tornassero a casa con piatti, bicchieri e bottiglie. E con la multa in tasca.

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