L’ordinanza della Regione Campania sullo stop al cibo da asporto? Non è affatto vero che non può essere cambiata. Le ordinanze si fanno in due ore. Quindi, volendo, De Luca potrebbe modificarla oggi stesso. E’ un’ordinanza illogica, sbagliata, anti-giuridica. E’ un eccesso che nessuno comprende e che sfiora il sadismo“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Barba & Capelli”, su Radio Crc, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che aggiunge: “Questa è l’unica regione d’Italia in cui è vietato l’asporto. E’ illogico perché non c’è nessun rischio, anzi i medici sostengono che è più sicuro portare il cibo a casa, naturalmente con le dovute cautele, così esce meno gente per strada”.

De Magistris spiega: “C’è anche un dato: si fanno respirare alcune attività, si possono utilizzare persone rimaste disoccupate e addirittura, confidando nella generosità della nostra catena di ristorazione locale, si può pensare al ‘pranzo sospeso’. Insomma, ci sono tante ragioni per poter rivedere quel provvedimento. Stiamo dimostrando maturità e buon senso, quindi andare ad accanirsi contro una persona che, oltre alla focaccia bianca, ha fatto anche la focaccia rossa oppure il casatiello è assurdo. Qua si è persa anche la logica”.

Critiche caustiche del primo cittadino sulla giornalista Myrta Merlino che ieri, nella trasmissione “L’aria che tira”, pur premettendo di essere partenopea, ha espresso stupore per il fatto che l’ospedale Cotugno di Napoli fosse considerato un modello sanitario d’eccellenza: “Quello che dà fastidio è il bollino che ti vogliono mettere ogni volta. Fanno vedere fotografie, peraltro contestualizzate male, su vicoli stretti per poi dire: ‘Ecco, guardate cosa fanno i napoletani’. In realtà, quando noi qua stavamo attenti a questo virus, al Nord dicevano che era tutto a posto, che si doveva uscire e fare gli aperitivi. Abbiamo visto immagini di assembramenti che sono stati concausa determinante del contagio al Nord. E poi è successo quello che è accaduto. Nessun telegiornale e nessuna trasmissione televisiva ha mai detto: ‘Guardate i milanesi e i lombardi’ – continua – Questo è davvero insopportabile. Ho visto il video de “L’aria che tira” e ho notato che alla conduttrice è venuto spontaneo esprimere quello stupore. Cioè è come un virus che è dentro molte persone. A me fanno ridere quelli che dicono certe cose e che non sono del Nord, ma devono premettere che sono campani o napoletani, come se fosse un’attenuante. Quella invece è un’aggravante”.

De Magistris, infine, attacca il governo: “Ha completamente dimenticato i Comuni. Se il governo non inizia a sostenere i Comuni, inizieranno a cadere come birilli uno dopo l’altro, e questo non succederà fra tre mesi, ma dopo Pasqua. Ieri noi sindaci, col presidente dell’Anci, Antonio De Caro, abbiamo abbandonato il tavolo di confronto col governo, che in questa fase vorrebbe sostenere solo le Regioni, abbandonando i Comuni e confidando nel senso di responsabilità e nella vocazione al sacrificio dei sindaci. Ma ha sbagliato i conti. Quello che non comprendono il presidente del Consiglio e il governo intero è che, se i sindaci cominciano a cadere come i birilli, i rifiuti, ad esempio, non vengono raccolti più. Altro che Napoli pulita, Roma pulita e Milano pulita – prosegue – Non si vedrà più un autobus o un servizio sociale. Sarebbe cioè una tragedia. Quindi, il governo dovrebbe immediatamente immettere nelle tasche dei Comuni 5-6 miliardi di liquidità, riducendo il fondo crediti e azzerano il debito. E’ forte il fatto che Conte chieda alla Ue giustamente di intervenire, però non fa nulla per togliere i debiti dei Comuni, tanto più in questi tempi di guerra”.

E chiosa: “‘C’è necessità di un fondo d’emergenza per la Cultura. Abbiamo perso circa 13 milioni, perché il fondo per la Cultura si alimenta quasi esclusivamente con le tasse di soggiorno. Se il governo non ci garantisce quei 13 milioni, se non comprendere che deve immettere liquidità nelle imprese, se non fa il reddito di quarantena per le persone rimaste prive di reddito, questo Paese come riparte? Questa cosa il governo non l’ha ancora capita. Non ha ancora capito l’importanza delle città e delle comunità – conclude – E soprattutto non ha capito il rischio che la criminalità avrà una prateria dopo. Queste cose il governo deve metterle in atto adesso, cioè oggi o domani, e non tra un mese, perché altrimenti rischiamo di perdere 10 anni. Questa cosa a Napoli l’abbiamo capita e infatti siamo l’unica città in cui abbiamo messo in atto una misura coraggiosissima, da alcuni definita folle: eliminare tutte le tasse per le attività economiche del 2020“.

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