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Coronavirus, le uscite coi bimbi per me sono un rischio enorme. Non è bastato l’errore di #milanononsiferma

Coronavirus, le uscite coi bimbi per me sono un rischio enorme. Non è bastato l’errore di #milanononsiferma
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Dopo settimane di #iorestoacasa e appelli vari a reti unificate, ieri il Ministero dell’Interno esce con una bella circolare che autorizza ad uscire di casa un genitore alla volta con tutti i propri figli al seguito, purché si resti in prossimità della propria abitazione…

E’ bastato un leggero calo dei contagi registrati (tra l’altro con un minore numero dei tamponi effettuati, quindi del tutto ovvio) e un video di Matteo Renzi per riaprire con tanta leggerezza le fessure. Non è bastato il grande errore della retorica #milanononsiferma #italianonsiferma #aperitivotiamo. No. Non è bastato. Adesso, nel momento più delicato in cui bisogna tenere alta la guardia, si autorizzano delle belle uscite per attività motoria purché si resti in prossimità della casa. Un sostanziale liberi tutti che permetterà a migliaia di persone di interrompere l’isolamento e andare in strada, piazza, ai margini dei parchetti…

Ma si rendono conto che ad esempio in un quartiere di 200 famiglie ci sono almeno 150 bambini e quindi in quel quartiere, nell’orario più bello per le passeggiate di primavera, ci potrebbero essere almeno 300 persone a spasso? Ci saranno bambini e ragazzini che difficilmente tengono la distanza di un metro: si rendono conto di cosa significhi questa sostanziale autorizzazione all’uscita?

Mi domando se chi governa questo paese si trovi davvero in Italia, se sia davvero consapevole di quello che sta accadendo negli ospedali, nelle case di riposo, nelle case dei malati che neanche più si recano negli ospedali, se ascolti gli esperti, se riesca ad immaginare gli scenari possibili di ogni sua scelta oppure se viva su Marte.

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