Il mondo degli eventi motoristici ce la sta mettendo tutta per non farsi fermare dall’epidemia di coronavirus. E anche se fino ad ora i maggiori saloni hanno dovuto cedere e annullare l’edizione 2020 – Ginevra, Parigi e Detroit, per esempio – c’è chi, tra i “minori”, sceglie di reinventarsi e affidarsi al digitale; del resto come sono state costrette a fare le stesse case automobilistiche in forma autonoma, per presentare i propri modelli una volta saltata la kermesse ginevrina.

A maggio il Motor Valley Fest 2020, quindi, si farà online. Da giovedì 14 a domenica 17, l’evento inizialmente organizzato a Modena, che dall’anno scorso sostituisce il Motor Show di Bologna, quest’anno troverà una location ancora diversa: la rete. Tutte le conferenze, gli incontri e i talks previsti su temi scientifico-tecnologici si svolgeranno chiaramente online, in diretta streaming: come il convegno di apertura di giovedì 14, cui parteciperanno relatori italiani e stranieri. Ad essere confermati saranno poi gli incontri tra scuole, università e aziende per potenziare il network tra ricerca e industria.

Mancherà, com’è ovvio, la possibilità di “toccare con mano” i motori: dai test drive su pista alle sfilate nel centro di Modena. Per questo la Motor Valley Fest 2020 sarà soprattutto un’edizione di confronto su ciò che riguarda il tessuto produttivo e innovativo sia del sistema emiliano-romagnolo (“la Terra dei Motori”) che di quello nazionale: e, a proposito di innovazione, è confermato anche il format “Innovation & Talents” dedicato a startup, università e al loro dialogo con il mondo dell’industria automotive.

“In una fase complessa come questa, un segnale di resilienza come quello che la Motor Valley sta offrendo ci aiuta a guardare avanti con fiducia” – ha dichiarato Claudio Domenicali, presidente dell’evento – “mi auguro che il Motor Valley Fest rappresenti uno stimolo positivo per il sistema Italia, l’Emilia-Romagna e tutto il comparto produttivo regionale”. Per Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, il “passaggio dallo spazio fisico al virtuale” del festival è una “scommessa rivolta al domani dell’automotive”.

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