C’è chi si affida nel leader e segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti. O chi, timidamente, propone Nicola Fratoianni e Elly Schlein. O ancora chi ritiene che le uniche politiche credibili e affidabili siano Emma Bonino o Laura Boldrini. Di certo, tutti si dicono contrari a Matteo Salvini e alla Lega. Ma se uno dei leader delle Sardine, Mattia Santori, ha più volte rivendicato di non voler mettere in contrapposizione la piazza e la politica e di voler sollecitare gli stessi partiti a dare delle risposte, chi ha partecipato all’evento delle Sardine romane a Piazza San Giovanni sembra più disilluso rispetto allo scenario attuale: “Tre nomi di politici che mi rappresentano? Nessuno, altrimenti non sarei sceso in piazza“, spiegano in molti partecipanti.

In gran parte sono i giovani a non vedere nell’attuale scenario di leader e politici punti di riferimento. Ma non solo. “Vedremo, al momento nessuno”, spiegano anche i più anziani presenti alla manifestazione. La maggior parte rivendica di essere di sinistra o di centrosinistra, ma non crede nelle attuali leadership. “Vogliamo una classe politica differente da quella vista fino adesso”, c’è chi ribadisce. Divide la possibilità, da più parti evocata ma al momento esclusa, che le Sardine possano trasformarsi in un partito: “Sarebbe sbagliato, sono nati come movimento spontaneo”, c’è chi rivendica. Altri invece si dicono pronti a votare un partito delle Sardine. In attesa del “congresso” romano e delle prossime tappe.

Articolo Precedente

Sardine, Enrico Letta: “Le sostengo con forza ma non vado in piazza: giusto che vadano i giovani”

next
Articolo Successivo

Sardine a Roma, Santori: “Un partito? Fretta cattiva consigliera”. E su incontro con Conte: “Sarà ultima fase, ora torniamo sui territori”

next