Altro rinvio dell’entrata in vigore delle nuove norme sulle intercettazioni: dal 31 dicembre 2019 al 30 giugno 2020. Sei mesi di tempo per trovare un accordo tra M5s e Pd e modificare la legge voluta da Andrea Orlando e criticata dalle varie anime della giustizia. Lo slittamento è contenuto nel decreto Milleproroghe del governo Conte. Un testo che doveva essere inizialmente inserito nella manovra, ora in esame in commissione Bilancio al Senato. Poi però il travaso è saltato, come stabilito in una riunione di maggioranza. Dovrebbe quindi essere presentato come tradizionale decreto legge.

Da quando Alfonso Bonafede è diventato ministro della Giustizia, è la quarta volta che viene rinviata l’entrata in vigore della riforma sulle intercettazioni: segue le tre precedenti, la prima disposta dal decreto legge del 25 luglio 2018, la seconda inserita nella precedente legge di Bilancio e l’ultima del 14 giugno 2019, quando appunto era stata fissata la data di fine anno. L’ennesima proroga, spiegano fonti del ministero della Giustizia, “è stata effettuata in via meramente cautelativa, considerate le difficoltà tecniche che avrebbe comportato per le procure un’entrata in vigore dal 1 gennaio“. Il ministro ha confermato a rappresentanti del Pd, anche in queste ore, riferiscono le stesse fonti, “l’ampia disponibilità a trovare un accordo, eventualmente anche con un decreto legge“. Tra l’altro in base alle interlocuzioni già in atto sembrerebbero esserci “margini di convergenza“.

IL MILLEPROROGHE
Nel Milleproroghe sono state inserite numerose altre disposizioni: si va dalla stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione alla possibilità di prorogare per un anno in più lo stato di emergenza legato al Ponte Morandi. Passa da 12 a 24 mesi l’indennità per chi ha perso il lavoro a causa del crollo del viadotto a Genova. Inoltre, il bonus verde viene prorogato per il 2020: prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute negli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali e va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo. Quindi la detrazione massima è di 1.800 euro. L’onere calcolato è di 7,2 milioni.

Il testo prevede di dare più tempo alle vittime di violenza per chiedere il risarcimento all’apposito fondo dello Stato, riaprendo i termini per l’istanza fino al 30 giugno e ampliando l’accesso anche a chi ha subito sfregi al viso. Il reato di deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso è stata introdotta con la legge sul Codice Rosso, dopo i diversi casi di sfregi con l’acido registrati negli ultimi anni.

Viene prorogato di un anno il termine per la stabilizzazione del personale non dirigenziale nelle strutture della Presidenza del Consiglio. Tra i requisiti previsti anche quello di aver maturato “al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione, almeno tre anni di servizio, non continuativi, negli ultimi 8″. Viene stabilizzata l’unità ‘Grande Pompei‘ e la figura del direttore generale di progetto con la dotazione di 900mila euro lordi. L’unità Grande Pompei, istituita nel 2017, è stata sin qui rinnovata di anno in anno e doveva terminare il proprio lavoro al 31 dicembre 2019, facendo rientrare nelle competenze della Soprintendenza le funzioni attribuite al direttore generale di progetto.

Slitta poi al 31 dicembre 2020 il termine per l’applicazione delle disposizioni in materia di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno per gli stranieri. Lo slittamento si è reso necessario per la “realizzazione di un canale informatico in grado di consentire l’acquisizione” dei vari certificati. Il governo propone una proroga al 30 giugno 2020 del termine a decorrere dal quale i pagamenti alle pubbliche amministrazioni possono essere effettuati esclusivamente attraverso la piattaforma pagoPa.

Il Milleproroghe concede “alle imprese beneficiarie degli aiuti concessi per i danni subiti a causa del sisma Abruzzo 2019” un termine “più lungo per ricostruire l’ammontare dei danni subiti e formulare le eventuali osservazioni relative alle somme effettivamente percepite”. Infine, il governo intende prorogare al 31 dicembre 2020 “le autorizzazioni alle assunzioni per l’anno 2013″ a tempo indeterminato relative al comparto sicurezza-difesa e del corpo nazionale dei vigili del fuoco che gravano sull’apposito fondo istituito al ministero dell’Economia.

LA RIFORMA DELLE INTERCETTAZIONI
La riforma delle intercettazioni era stata approvata definitivamente dal consiglio dei ministri del governo Gentiloni nel dicembre 2017. Le nuove leggi volute dall’allora Guardasigilli Orlando era state criticate non solo dal M5s, ma anche da Anm e Unione delle camere penali. Per i magistrati sono due i punti negativi della riforma: dà troppo potere alla polizia giudiziaria, che deciderà quali intercettazioni sono rilevanti e quali no. E poi limita l’utilizzo dei virus trojan. Per gli avvocati, invece, la nuova legge limita il diritto di difesa. Il provvedimento, in sostanza, più che migliorare l’amministrazione della giustizia, è stato voluto dalla politica per evitare fughe di notizie e tutelare la privacy. Ma, come dimostrò un’inchiesta de Ilfattoquotidiano.it, i casi di violazione negli ultimi 20 anni sono stati pochissimi: una ventina.

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