Peculato, falso ideologico e materiale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono sei le persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della procura di Napoli sul Cnr (Consiglio nazionale delle Ricerche) con queste accuse. I militari della Guardia di finanza, su ordine del gip, hanno eseguito sei arresti: ai domiciliari tre funzionari, un commercialista e due consulenti esterni. Eseguito il sequestro per 2 milioni e 300 mila euro.
Le false consulenze finite al centro delle indagini ai danni dell’istituto di ricerca riguardano affidamenti il periodo 2010-2016. Tutto, secondo gli investigatori delle Fiamme gialle e gli inquirenti della Procura, è stato reso possibile grazie a un collaudato gruppo criminale, dove il deus ex machina era un funzionario del Cnr, Massimiliano Di Bitetto, diventato direttore generale considerato “promotore e regista dell’intera organizzazione”, con la collaborazione di Paolo D’Anselmi e Simone Morganti, quali amministratori di società operanti nel settore delle consulenze ad imprese, Michele Cilli, “tenutario” delle scritture contabili delle società coinvolte nel disegno criminoso, nonché con l’intervento di altri soggetti “prestanomi” e/o “partecipanti all’associazione”.
Grazie a imprenditori coinvolti, sarebbero state utilizzate, a rotazione, oltre 20 società, intestate a prestanome e in molti casi prive di strutture organizzative e di personale, create al solo scopo di beneficiare dei contratti relativi alle consulenze fittizie, mai realizzate, affidate sia dall’Iamc (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero) di Napoli che da altre strutture dello stesso Consiglio Nazionale. Individuate false consulenze per oltre 2 milioni e 226 mila euro nonché rilevate fatture per operazioni inesistenti per un imponibile di oltre 1 milione e 846 mila euro ed Iva per 380 euro ascrivibili ai diversi denunciati. Due anni fa il segretario dello Iamc fu indagato per l’utilizzo dei soldi pubblici, tra le altre cose, per ristrutturarsi casa,
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