Scintille alla Camera tra FdI, da una parte, che pratica ostruzionismo sul dl Imprese, e dall’altra governo e Pd. Succede quando, a seguito della richiesta di intervenire su un ordine del giorno su cui c’era parere favorevole, della deputata Maria Cristina Caretta, la sottosegretaria Alessia Morani ha cambiato il parere sul testo, facendo scattare la reazione di Fratelli d’Italia. “Si tratta di un atteggiamento inconcepibile. Se il governo non torna sui suoi passi, da parte nostra incontrerà la massima ostilità”, ha detto il capogruppo Francesco Lollobrigida. Replica Emanuele Fiano, Pd, a difesa del governo, e qualcuno gli urla: “Sionista“.

Il dem Enrico Borghi sostiene che a dare del sionista a Fiano sia stato “qualcuno dai banchi di FdI“: accusa che scatena la reazione di Lollobrigida, il quale chiede una sospensione dei lavori “per consentire a Borghi di rivedere le cose e capire che ha detto una cosa sbagliata”. “Quelle sono accuse che si sentono ai cortei della sinistra radicale”, sostiene il presidente dei deputati di FdI. Andrea Delmastro Delle Vedove chiede a quel punto “la convocazione di un giurì d’onore per vedere se siamo stati noi a dire certe infamità o se sono altri a dire calunnie”.

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