Il governo ha posto la fiducia sul decreto Imprese anche alla Camera, dopo che una settimana fa il provvedimento è passato al Senato. Lo annuncia all’assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. La capigruppo della Camera ha stabilito che domani dalle 16 si svolgeranno le dichiarazioni di voto e l’appello per votazione nominale avrà inizio alle 17:30. Il termine per la presentazione degli odg è stato fissato alle 11 di domani mattina. Il decreto va convertito entro il 5 novembre.
La settimana scorsa su richiesta di un gruppo di deputati M5s è stata stralciata la contestata norma sull’immunità penale per i gestori dell’ex Ilva di Taranto. Approvato “salvo intese” in uno degli ultimi Consigli dei ministri del governo Lega-M5s, il decreto è stato firmato nei primi giorni di settembre dal presidente della Repubblica.
La nuova maggioranza si è accordata per la conferma dell’articolo che aumenta le tutele per i ciclofattorini, nonostante le proteste di diversi gruppi di rider. Per tutti è previsto il superamento del cottimo, una paga agganciata ai contratti collettivi e tutele sanitarie e previdenziali. Poi per quanti portano piatti pronti in sella a una bici con regolarità, insomma per i rider di professione, scatta il trattamento da lavoro subordinato. Quindi un doppio binario: un nocciolo di garanzie che vale per chi svolge l’attività occasionalmente e le condizioni del lavoro dipendente per quanti sono impiegati in modo continuativo. Due le scadenze stabilite nel decreto: l’obbligo di copertura Inail dopo tre mesi dell’entrata in vigore e il compenso minimo dopo dodici.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez