Mettere mano agli accessi leciti dei migranti e lavorare alla loro integrazione per non creare sacche di illegalità. L’alt alle multe alle ong che operano nel Mediteranneo, ma non una bocciatura tout court dei decreti Sicurezza che le prevede. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, affronta il tema dell’immigrazione, snocciola i dati sulla criminalità e definisce “ineccepibile” l’operato della poliziotti nella manifestazione di Roma Metropolitane, durante la quale è rimasto ferito il deputato Stefano Fassina.

“In Italia non esiste una modalità di accesso lecito e a questo bisogna metterci mano”, ha detto il prefetto intervenendo al Festival delle Città a Roma, parlando di immigrazione, che “poggia su tre pilastri: la gestione dei flussi, i rimpatri e l’integrazione”. Per gli stranieri che restano in Italia è quindi “necessario costruire percorsi di integrazione altrimenti si creeranno condizioni favorevoli a illegalità, degrado, criminalità e terrorismo”.

Riguardo ai dati sulla criminalità, secondo Gabrielli sono “incontrovertibili”: “Da 10 anni c’è un trend in calo complessivo dei reati. Ma c’è anche, negli ultimi anni, un aumento degli stranieri coinvolti tra arrestati e denunciati, questo è inequivoco”. Quindi ha sottolineato che “nel 2016, su 893mila persone denunciate e arrestate, avevamo il 29,2% degli stranieri coinvolti; nel 2017 la percentuale è salita al 29,8%, nel 2018 al 32% e in questo 2019 che sta quasi finendo il trend è lo stesso, siamo quasi al 32%”. Quindi ha concluso: “Tenendo conto che gli stranieri nel nostro Paese, sono il 12%, tra legale e non, questo dà la misura del problema”.

Gabrielli ha quindi aggiunto di non essere d’accordo con le multe alle ong, introdotte nel decreto Sicurezza bis ma, ha specificato, “è sbagliato dire che i due decreti sicurezza non siano del tutto corretti”. Alcune cose, secondo il capo della Polizia, vanno considerate “positive”. Ad esempio, ha sottolineato, “chi manifesta deve farlo pacificamente e non giudicare le forze dell’ordine come dei punching ball”.

A proposito di gestione dell’ordine pubblico, il prefetto ha definito “ineccepibile” l’operato dei poliziotti durante la manifestazione dei lavoratori di Roma Metropolitane in cui è rimasto ferito Fassina: “Altri non avrebbero dovuto consentire che si arrivasse a quel punto – ha aggiunto – e che il delegato dell’assessore avrebbe dovuto avere maggior cautela nel chiedere l’intervento della polizia per entrare in una circostanza nella quale forse se non fosse entrato non avrebbe creato quanto successo dopo”.

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