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Rousseau, il sondaggio: la piattaforma piace al 94% degli iscritti M5s. Casaleggio: ‘Su democrazia partecipata punto di riferimento mondiale’

A una settimana dal voto sul governo Conte 2, l'omonima associazione che gestisce la piattaforma ha ha diffuso l'esito di un sondaggio operato tra il 3 e l'8 settembre sempre tra gli iscritti: "Siamo orgogliosi che anche i nostri iscritti ci riconoscano la qualità di un duro lavoro che, in questi anni, grazie al coinvolgimento di professionisti di altissimo livello, ci ha permesso di migliorare Rousseau elaborando una nuova ed efficiente piattaforma di democrazia partecipata"
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Rousseau, la piattaforma di voto online degli iscritti del Movimento 5 stelle, deve diventare “un punto di riferimento per la democrazia partecipata nel mondo“. Lo sostengono Davide Casaleggio, Enrica Sabatini, Pietro Dettori e Max Bugani, rispettivamente presidente e soci dell’omonima associazione che gestisce la piattaforma online. “Siamo orgogliosi che anche i nostri iscritti ci riconoscano la qualità di un duro lavoro che, in questi anni, grazie al coinvolgimento di professionisti di altissimo livello, ci ha permesso di migliorare Rousseau elaborando una nuova ed efficiente piattaforma di democrazia partecipata che martedì scorso ha permesso di stabilire il record mondiale per una votazione politica online in un solo giorno: quasi 80.000 iscritti hanno partecipato ad una scelta fondamentale per il futuro del nostro Paese contribuendo a scriverne la storia. Una possibilità che solo il Movimento 5 Stelle dà ai propri iscritti”, recita un comunicato stampa dei quattro, diffuso per commentare un sondaggio interno sulla qualità della piattaforma.

Su venticinquemila iscritti che hanno risposto, quasi il 95% è soddisfatto della nuova Area voto. Il 97,78% giudica semplice la modalità di voto, mentre il 99,58% ha definito comprensibile il quesito. Il riferimento ovviamente è alla votazione sul governo Conte 2 sostenuto dal Pd e dai 5 stelle del 3 settembre scorso. Hanno votato quasi ottantamila persone (79.634) su una base di 117.194 iscritti: 63.146 a favore (79.3%) e 16.488 contro (20,7%). Mai così tante persone, in un giorno solo, hanno partecipato a una consultazione online sulla piattaforma Rousseau. Anche il 19 maggio 2018, quando agli iscritti fu presentato il contratto per il governo gialloverde, si parlò di plebiscito a favore dell’intesa con il Carroccio ma all’epoca votò la metà degli iscritti.

A una settimana da quel successo, quindi, l’associazione Rousseau ha diffuso l’esito di un sondaggio operato tra il 3 e l’8 settembre sempre tra gli iscritti. “Rousseau viene sviluppata a quattro mani insieme ai nostri iscritti il cui parere per noi è fondamentale prima, durante e dopo il voto. Il loro impegno attivo, infatti, non si esaurisce al termine della votazione, ma prosegue con la partecipazione ad un sondaggio. I loro feedback, i suggerimenti e le critiche così come gli attacchi e i rilievi che abbiamo ricevuto dal mondo esterno, ci hanno permesso in questi anni di migliorarci e di elaborare un sistema estremamente solido, rapido e sicuro”, dicono Casaleggio, Sabatini, Dettori e Bugani. “Ad esempio -aggiungono – grazie ai loro suggerimenti abbiamo aggiunto le schede di approfondimento durante le votazioni; alcune richieste che arrivano dagli utenti sono di estendere gli orari di voto (una richiesta che, quando ci è stato possibile, abbiamo soddisfatto estendendo il voto anche alla fascia notturna) o di potenziare il servizio di assistenza iscritti via email come abbiamo già fatto con il servizio assistenza live settimanale sulla pagina Facebook dell’Associazione Rousseau”.

“Per quanto riguarda gli accessi – dicono sempre il presidente e i soci dell’Associazione Rousseau – quasi il 64% dei nostri utenti raggiunge la piattaforma attraverso dispositivi mobile e il 33% da postazione desktop. Grazie a questo costante lavoro di miglioramento il gradimento di chi utilizza la piattaforma è altissimo e sfiora il 95% ma c’è ancora tanto da fare; il progetto Rousseau non si limita alle operazioni di voto ma permette oggi ai cittadini di proporre leggi, organizzare incontri in ogni parte del Paese, formarsi attraverso corsi online o con eventi come la scuola di Open Comuni che inaugureremo sabato a Roma. Siamo pionieri – conclude Davide Casaleggio – in un settore ancora inesplorato e puntiamo all’eccellenza. Vogliamo portare Rousseau e il nostro Paese a diventare un punto di riferimento per la democrazia partecipata nel mondo.”

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