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Mondiali di basket, Italia piegata dalla Spagna: va k.o. 67-60 e dice addio al sogno dei quarti

Gli azzurri partono forte, toccando anche il +10, e reggono il ritmo spagnolo per oltre 36 minuti. Poi iniziano un lungo digiuno e gli uomini di Sergio Scariolo, senza far nulla di speciale, ribaltano la partita e si assicurano i quarti di finale. Datome e Biligha i migliori in campo, male Belinelli (3/16 al tiro)
Mondiali di basket, Italia piegata dalla Spagna: va k.o. 67-60 e dice addio al sogno dei quarti
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La partenza lanciata e il finale in apnea: il copione più prevedibile di Italia-Spagna è quello andato in scena a Whuan, purtroppo per gli Azzurri. La Nazionale di Meo Sacchetti viene piegata dalle Furie Rosse per 67-60 e dice addio con una partita di anticipo alla possibilità di qualificarsi ai quarti di finale del Mondiale. Nonostante sia riuscita a imbrigliare gli uomini di Sergio Scariolo per 36 minuti e aver dato la sensazione, un attimo prima del crollo, di riuscire addirittura a imporre lo strappo decisivo.

I 4 minuti chiave – Invece sul più bello, quando Danilo Gallinari infila la tripla del 56-52 a 4’20” dalla fine e subito dopo Luigi Datome cancella un tiro di Ricky Rubio, gli azzurri si afflosciano e subiscono un parziale di 12-2 frutto di un attacco statico e senza idee che né qualcuno dal campo né Sacchetti dalla panchina riescono a rianimare. Così è proprio Rubio, fin lì in ombra, a girare la gara e Marc Gasol, fino a quel momento zero punti e 0/5 al tiro complice una difesa attenta di Paul Biligha, a mettere dentro il +6 che la chiude virtualmente quando mancano 60 secondi alla sirena.

Strappo e rientro – L’Italbasket masticherà amaro a lungo, da un lato per la giornata in ombra di Marco Belinelli (3/16 con 0/6 da 3) e dall’altro per essere franata in difesa negli ultimi minuti dopo aver annebbiato gli spagnoli fin dalla prima azione. Lo dimostra la partenza lanciata, figlia di una difesa attenta (7 perse degli iberici nei primi 6′) e di un attacco fluido che pesca punti importanti anche dalle mani di Biligha, miglior azzurro in campo insieme a Datome. Per ricucire il +10 dell’Italia Scariolo toglie Rubio e affida la sua manovra a Sergio Llull. Il play madrileno si mette in proprio e con 4 punti di fila firma il 18-18 dopo 10′. L’Italia c’è e serve una tripla di Rudy Fernandez per firmare il primo vantaggio giallorosso dopo 14 minuti (25-24) che non andrà mai oltre i 4 punti, subito rintuzzati da Gentile e da 5 punti di Gallinari per il 31-30 dell’intervallo lungo.

Il ‘momento’ Della Valle – Pari e patta e si ricomincia. In cattedra sale Hernangomez per il 37-33 che diventa prima 41-36 e poi 46-38 mentre gli azzurri iniziano a pagare la serataccia di Belinelli, che lascia il posto ad Amedeo Della Valle. La guardia dell’Olimpia Milano dà una scossa assieme a Gallinari (46-44) e i primi punti di Daniel Hackett, più un libero di Brooks, tengono la Spagna a un passo (50-48) alla fine del terzo quarto. Tutti gli occhi sono puntati su Belinelli: toccherebbe a lui, ma il suo canestro del 50-50 a 8’14” è un abbaglio.

Con Porto Rico pura formalità – Si segna con il contagocce, anche dalla lunetta (8/12 fino a quel momento per l’Italia) e i punti di Biligha assieme alla tripla di Gallinari per il 56-52 a 4’20” dalla fine sembrano indirizzare la gara con Datome a cancellare un tiro di Rubio sigillando il miglior momento azzurro. Ma Llull accorcia, Claver impatta e ancora il redivivo Rubio firma il sorpasso nel giro di un minuto, mentre l’Italbasket annaspa e fatica a trovare soluzioni offensive iniziando un lungo digiuno che durerà fino al 58-62 di Hackett quando è troppo tardi, complice anche la scelta di non commettere fallo e fermare il cronometro. La Spagna è ormai scappata, i quarti di finale sono suoi. L’impegno contro Porto Rico sarà una pura formalità, buona solo per uscire a testa alta.

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