Il mondo FQ

Russia, assassinata attivista per la difesa dei diritti lgbt: aveva ricevuto minacce di morte

Yelena Grigoriyeva, 41 anni, è stata trovata morta vicino alla sua abitazione con segni di strangolamento e ferite da accoltellamento. Il suo nome compariva su un sito internet, da poco bloccato dalle autorità, che istigava ad aggredire gli omosessuali
Russia, assassinata attivista per la difesa dei diritti lgbt: aveva ricevuto minacce di morte
Icona dei commenti Commenti

Yelena Grigoriyeva, 41enne attivista di spicco per la difesa dei diritti degli omosessuali in Russia, è stata assassinata a San Pietroburgo. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato la mattina del 21 luglio vicino alla sua abitazione con segni di strangolamento e ferite da accoltellamento. Secondo l’agenzia Fontanka, le sono state inferte almeno otto pugnalate. Il nome di Yelena Grigoriyeva compariva su un sito internet, da poco bloccato dalle autorità, che istigava ad aggredire gli omosessuali. Secondo un altro attivista, Dinar Idrisov, anche lui aggredito a marzo scorso, Yelena aveva ricevuto diverse minacce di morte.

“Ogni uomo ha diritto alla vita – scrive Dinar Idrisov su Facebook – e la Russia deve garantire questo diritto. Lena e il suo avvocato si sono rivolte alle forze dell’ordine denunciando le minacce, ma non c’è stata alcuna reazione significativa”. Secondo quanto riporta il Guardian, la donna partecipava regolarmente a manifestazioni a sostegno di una serie di cause impopolari in Russia, inclusi i diritti LGBT e la libertà per i prigionieri politici ucraini.

In Russia l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1993. Nel 2013, però, il parlamento russo ha approvato all’unanimità una legge che proibisce di parlare in difesa dei diritti degli omosessuali, organizzare gay pride, distribuire materiale che promuova le istanze delle persone omosessuali o propagandare l’idea che le relazioni tra persone dello stesso sesso siano uguali a quelle etero.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione