Una famiglia, padre, due figlie e genero, tre dei quali pregiudicati, si sono scagliati contro una pattuglia di carabinieri durante una festa di paese organizzata dalla Pro Loco. È successo a Bellinzago Lombardo, paese di 4mila abitanti in provincia di Milano: i quattro hanno aggredito i militari che erano intervenuti sul posto dopo esser stati chiamati dalla gente presente all’evento perché la famiglia continuava a molestare i presenti. Le due figlie non hanno avuto remore a picchiare un carabiniere donna, tirandole i capelli e colpendola con la borsetta. I quattro sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Per i militari ferite giudicate guaribili in due e tre giorni.

Quando i carabinieri, avvertiti dalla gente in piazza li hanno visti hanno subito riconosciuto quei personaggi, a dir poco turbolenti che stavano molestando pesantemente i presenti con insulti e spintoni. Li hanno affrontati e, dopo aver parlamentato per un po’, li hanno convinti ad andarsene. I quattro, però, erano fermamente intenzionati a rovinare l’atmosfera gioiosa e casereccia della festa. Mezz’ora dopo, infatti, i militari sono stati chiamati una seconda volta: il gruppo aveva ricominciato a dare fastidio ancora più pesantemente. In quest’ultima occasione, però, non sono servite le parole. Il padre, 53 anni, con precedenti per stalking ai danni dei vicini di condominio, ha sferrato un pugno a un maresciallo che poi è stato aggredito da dietro anche dal genero.

Le due figlie, invece, se la sono presa con un carabiniere donna. L’hanno colpita con un pugno e poi violentemente in testa con una borsetta tanto da farla sanguinare. Una di loro ha un precedente per resistenza e violenza commesse all’interno dell’ospedale di Melzo (il padre e le due ragazze vivono a Pozzolo Martesana, paese della zona). Il genero ha invece diversi precedenti giudiziari connessi agli stupefacenti. L’unica ancora incensurata è la figlia minore di 20 anni. Con non poca fatica i carabinieri sono riusciti a immobilizzarli e ad arrestarli, tra la comprensibile paura della gente che era arrivata col solo scopo di stare insieme e divertirsi. Sono tutti accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e saranno processati probabilmente per direttissima. Per i militari ferite giudicate guaribili in due e tre giorni. I quattro, portati in caserma non si sono affatto calmati. Anzi, hanno continuato a sbraitare e ad agitarsi per tutta la notte.

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