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Auto a guida autonoma, il ministero autorizza la prima sperimentazione su strada pubblica. Primi test a Torino e a Parma

La decisione viene dalla Direzione generale Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha rilasciato oggi l’autorizzazione alla sperimentazione su strada pubblica. Si tratta del primo via libera del Ministero dopo il parere positivo espresso il 22 marzo scorso dall’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road. Toninelli: "Questo Ministero guarda al futuro e alle nuove tecnologie "
Auto a guida autonoma, il ministero autorizza la prima sperimentazione su strada pubblica. Primi test a Torino e a Parma
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Arrivano le auto a guida autonoma in Italia. Lo ha deciso la Direzione generale Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha rilasciato oggi l’autorizzazione alla sperimentazione su strada pubblica. Si tratta del primo via libera del ministero dopo il parere positivo espresso il 22 marzo scorso dall’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road. Entusiasta il ministro Danilo Toninelli che ha commentato: “Questo Ministero guarda al futuro e alle nuove tecnologie per la sicurezza e la serenità di chi viaggia”.

La direzione competente del dicastero ha concluso con esito positivo le necessarie verifiche preliminari di idoneità tecnica alla circolazione del veicolo oggetto della sperimentazione. Si tratta di un’autovettura della VisLab, società di Parma controllata da Ambarella, unica finora ad aver presentato domanda di autorizzazione. La sperimentazione riguarderà l’ambito urbano e precisi tratti stradali nelle città di Torino e Parma, utilizzando un unico veicolo con rispettivo numero di telaio e dotato di contrassegno. Le nuove autovetture verranno provate nel rispetto di tutte le prescrizioni dettate dal gestore delle strade stesse e in presenza di un supervisore in grado di scambiarsi tra operatività automatica e manuale del veicolo, in modo da garantire in ogni circostanza il rispetto massimo della sicurezza. La sperimentazione può già partire, ma prima i Comuni interessati dovranno avvertire la cittadinanza proprio per garantire la massima sicurezza.

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