Le Olimpiadi di Tokyo del 2020 saranno teatro, oltre che dello sport, anche di importanti dimostrazioni tecnologiche. Il comitato organizzatore dei Giochi della XXXII Olimpiade è infatti impegnato nel Progetto Robot Tokyo 2020, per mettere a disposizione degli organizzatori e delle persone disabili che parteciperanno all’evento degli Human Support Robot (HSR) e dei Delivery Support Robot (DSR) che offriranno aiuto alle persone come e quando richiesto.

HSR è un robot basato su ruote che può muoversi autonomamente o essere controllato a distanza. È dotato di un braccio robotico e di una mano che può afferrare oggetti e raccoglierli da terra. Il robot può anche fungere da guida, aiutando le persone a individuare entrate, uscite o strutture. DSR invece può consegnare qualsiasi oggetto venga richiesto tramite l’apposita app per tablet o smartphone. In tutto ai Giochi Olimpici dovrebbero essere presenti 16 robot HSR e 10 DSR, la maggior parte collocati presso lo Stadio Olimpico di Tokyo.

I robot in questione sono realizzati dalle aziende giapponesi Toyota e Panasonic. Minoru Yamauchi dell’azienda automobilistica Toyota ha fatto sapere che i suoi robot possono supportare la vita quotidiana delle persone adattandosi alle necessità e alle richieste delle persone. “Alle Olimpiadi di Tokyo – precisa Yamauchi  – ci saranno molti ospiti in sedia a rotelle e vorremmo che si godessero i Giochi senza preoccuparsi della loro mobilità”.

Panasonic si sta invece concentrando su un esoscheletro che fornisce supporto alla schiena e dell’anca in modo da permettere agli allestitori di sollevare pesi senza farsi male. Ci saranno almeno 20 di questi esoscheletri, atti anche a supportare il trasporto dei bagagli dei visitatori.

Non è finita qui, perché fra le numerose iniziative hi-tech ci saranno anche robo-taxi per trasportare gli appassionati di sport e gli atleti da e verso le loro destinazioni in città, e una tecnologia per il riconoscimento facciale che dovrebbe accelerare le procedure di identificazione di atleti, giudici e giornalisti.

Altro focus riguarda le fonti di energia che saranno impiegate per alimentare i Giochi Olimpici: gli organizzatori mirano ad impiegare solo energia rinnovabile, comprese anche le cosiddette “strade solari” realizzate con una pavimentazione capace di produrre corrente. Non è un inedito, sono stati realizzati progetti simili negli scorsi anni in Francia, negli Stati Uniti, e su alcune piste ciclabili nei Paesi Bassi.

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