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Europee, Di Battista: “Non mi candido. La stampa? Ha scelto Salvini. Il M5s supporti diritto dei migranti a stare a casa loro”

L'x membro della Commissione Esteri della Camera torna a far sentire la propria voce su Facebook: "Quando sono tornato dal viaggio in Centro America il Movimento 5 Stelle mi ha chiesto di dare una mano", ma poi "sono uscito un po' da tutto". Ora "mi sono iscritto a un corso di falegnameria" e "studio il franco Cfa"
Europee, Di Battista: “Non mi candido. La stampa? Ha scelto Salvini. Il M5s supporti diritto dei migranti a stare a casa loro”
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“È un po’ di tempo che non ci vediamo. Io sto bene, anzi benissimo sto facendo cose molto interessanti”. Alessandro Di Battista rompe il silenzio con una diretta Facebook. “Ho riflettuto” sull’opportunità di una candidatura alle europee “e ho detto no“.

“Quando sono tornato dal viaggio in Centro America il Movimento 5 Stelle mi ha chiesto di dare una mano – racconta l’ex membro della Commissione Esteri della Camera – Ho subito detto di sì per varie ragioni, per il fatto che nella mia vita ho difficoltà a dire no. Ho subito accettato per la paura di deludere tante persone, attivisti e simpatizzanti. E poi per un senso del dovere, della responsabilità. Mi sono ributtato ‘in mezzo’ e dopo qualche settimana mi sono reso conto che non si possono fare le cose per paura di deludere gli altri o perché si ha difficoltà a dire no. Ci ho riflettuto, sono un po’ uscito da tutto. Non era semplice. Allora ho riflettuto e ho deciso di non candidarmi“.

“Candidarsi – spiega ancora l’ex deputato romano nel video intitolato ‘Ho qualcosa da dirvi!‘ – significa scegliere di mettersi a disposizione della collettività. O sei convinto o no. Io non vorrei andare a Bruxelles… non renderei. O tu butti tutte le energie in quel modo, come ho fatto in Parlamento, o non le fai le cose bene. In questi 40 giorni di silenzio ho riflettuto… ho vissuto dei giorni tranquilli. Se dovessi decidere di rimettermi in campo in primissima linea voglio farlo al meglio. E’ una questione di serietà nei confronti dei cittadini”.

“Oggi non voglio candidarmi – ha ribadito quindi l’esponente del Movimento – Voglio fare altro, continuare a scrivere, a conoscere il mondo. Voglio continuare a farlo con Sahra”, la sua compagna. “Mi sono anche iscritto a un corso di falegnameria a Viterbo. So che dicendo questa cosa mi arriveranno delle prese per il c… enormi ma non me ne può fregare di meno”, ha proseguito Di Battista. “E’ fichissimo, di giorno studio gli incastri a coda di rondine, la sera studio il franco Cfa e provo a scrivere qualcosa. E’ una bella vita, sto facendo quello che ho sempre sognato”.

Nel frattempo “sto scrivendo un libro, edito dalla casa editrice del Fatto, voglio chiamarlo Politicamente scorretto e tratterà una serie di temi che mi stanno a cuore, come il conflitto di interessi. Voglio parlare di colonizzazione, di Africa…”. A questo proposito Di Battista dà un consiglio al suo movimento politico: “Al M5s suggerisco di adottare una linea di politica estera dura. Il M5s deve supportare il diritto delle popolazioni di stare a casa loro“.

Sul fronte interno, Di Battista segue la linea intrapresa dal Movimento: in vista della scadenza del 26 maggio proporsi come alternativo agli alleati di governo della Lega: “La stampa, soprattutto di sinistra, ha scelto Salvini, lo adora. Per loro è la speranza, la Lega è la speranza futura, perché il Partito Democratico è quello che è, di vedersi garantiti i finanziamenti pubblici alla stampa, la reintroduzione della pubblicità per le aziende del gioco d’azzardo…”.

Riguardo l’arresto per corruzione del presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, Di Battista spiega: “Le mazzette di oggi saranno sempre meno le bustarelle di un tempo. La tangente di oggi è un sistema di consulenze, magari date a terzi, come forse nel caso di De Vito. Mi auguro che Marcello, se giudicato colpevole, cambi città. Penso agli attivisti che si sono fatti il mazzo in questi anni, gridando ‘onestà, onestà‘ anche con lui…”.

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