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Roma, segrega il marito in soffitta “perché non lava bene i piatti e stende male il bucato”

Non solo, impediva anche all'uomo di consumare i pasti versandoci sopra del disinfettante e a volte costringeva l'uomo a fare le scale di fretta per farlo cadere

di F. Q.

Se lavava male i piatti o se stendeva il bucato in modo disordinato cacciava di casa il marito o lo recludeva in soffitta. Non solo, impediva anche all’uomo di consumare i pasti versandoci sopra del disinfettante e a volte costringeva l’uomo a fare le scale di fretta per farlo cadere. Succede a Roma, dove una donna di 48 anni di origini peruviane è stata allontanata da casa dal gip del Tribunale di Roma che ha stabilito anche il divieto di avvicinamento al marito.

A notificarle l’ordinanza sono stati oggi dagli agenti del commissariato Monteverde che hanno condotto una indagine dopo che qualche tempo fa il fratello della vittima ha sporto denuncia, raccontando questa escalation di violenza portata avanti dalla donna che aveva ridotto il coniuge in uno stato di soggezione fisica e psicologica, tollerata solo per amore del figlio che lui aveva paura di perdere. Un caso estremo, che contrasta molto con la realtà dell’associazione “Uomini Casalinghi“, una realtà che raccoglie 7mila persone in tutt’Italia: “Siamo uomini casalinghi a tempo pieno e rivendichiamo il lavoro domestico. Credete sia roba da donne? Rabbrividiamo”.

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