Si sa che gridare troppe volte “al lupo! Al lupo!”, solo per fare del baccano, può rendere le cose complicate quando poi il lupo c’è per davvero. Così, mentre Elon Musk si ritrova ad annunciare nuove scadenze sui suoi obiettivi, come quella per cui la prima Tesla completamente autonoma arriverà sulle strade (americane) entro la fine del 2019, in tanti stavolta – negli States come in Europa – sono pronti a non credergli.

La notizia è stata data nel corso di un’intervista con la società di consulenza Ark Invest, titolare di quote Tesla: “l’auto sarà in grado di trovarti in un parcheggio, prenderti e portarti ovunque tu voglia senza bisogno che sia tu ad intervenire – ha affermato con convinzione il genio ribelle di Palo Alto – E questa non è un’ipotesi, posso dire di esserne certo”.

E’ soltanto l’ennesima profezia rilasciata in modo precipitoso, o magari questa sarà la volta buona? Musk, comunque, ha messo le mani avanti dichiarando che, benché la sua compagnia avesse già a disposizione la tecnologia sufficiente per realizzare il primo veicolo completamente autonomo, gli impedimenti normativi hanno ritardato e potrebbero ritardare ancora l’introduzione dei sistemi di guida autonoma avanzati.

“La domanda è capire quando saremo in grado di giudicare sicuro il fatto che qualcuno si possa addormentare durante il viaggio per poi risvegliarsi a destinazione raggiunta. Ma credo che potremmo avere questa sicurezza già verso la fine dell’anno” ha aggiunto. Tuttavia, il Ceo di Tesla non è noto per la sua puntualità nel rispettare le scadenze annunciate: tempo fa, infatti, aveva parlato di un coast-to-coast degli Stati Uniti a bordo di una sua elettrica completamente autonoma, da realizzarsi nel 2016; senza contare, poi, i target di produzione e vendita irrimediabilmente mancati.

Intanto in Italia – dove gli ordini per la nuova Model 3, sia in versione Long Range che sportiva Performance, sono stati aperti a gennaio – è in corso il Tesla Tour, un evento itinerante di 25 tappe che coinvolgerà lo Stivale da nord a sud, per permettere agli automobilisti italiani di avvicinarsi meglio al marchio delle berline elettriche di lusso. Ma, per ora, l’affidabilità delle affermazioni di Musk sull’imminente debutto del pilota automatico per auto, non sono un problema imminente per gli italiani e gli europei: questo perché, a livello normativo, la strada per farci riportare a casa dall’auto mentre noi schiacciamo un pisolino è ancora lunga.

Articolo Successivo

Auto ecologiche, Green NCAP premia la sostenibilità di Hyundai Ioniq e Bmw i3

next