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Sanremo 2019, “sono un giornalista: siamo stati obbligati a votare Mahmood”: ma è una fake news (del solito Saolini)

Il video, subito diventato virale, è stato diffuso dal noto troll che più volte ha messo in giro bufale. In passato si era travestito in diversi modi: da medico, a imprenditore, fino, lo scorso giugno, a vestire i panni del "membro di una Ong"

di F. Q.

“Sono un giornalista e facevo parte della giuria stampa che partecipava al Festival di Sanremo. Siamo stati obbligati a far vincere Mahmood”. Con queste parole Gian Marco Saolini ha messo in giro l’ennesima fake news, spacciandosi in un video diventato virale sui social, per uno dei giurati della kermesse musicale. “Probabilmente ora perderò il posto di lavoro, ma non posso andare a dormire con la coscienza sporca. Non posso mentire agli italiani”, continua nelle immagini in cui grida al complotto “della sinistra”. “Ci hanno imposto di farlo vincere per lanciare un messaggio all’Italia sia per andare contro al ministro Salvini sia per dare un messaggio positivo che incentivasse e sensibilizzasse gli italiani a vedere meglio l’immigrazione e comunque le persone straniere”, conclude. Una bufala che in molti hanno considerato vera, tanto da condividerla come prova del “voto politico” che ha fatto vincere Mahmood.

Saolini non è nuovo alla diffusione di bufale. In passato si era travestito in diversi modi: da medico, a imprenditore, fino, lo scorso giugno, a vestire i panni del “membro di una Ong“. Come volontario dell’equipaggio dell’Aquarius, ultimo troll divenuto virale, Saolini aveva raggiunto oltre due milioni di visualizzazioni in meno di 24 ore, affermando che “i migranti a bordo” avevano “videogame e giochi d’azzardo”.

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