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Poliziotti in divisa a banchetto pro-Salvini la questura di Ascoli apre un’inchiesta. Polemica: “Foto da Paese autoritario”

Il senatore leghista Arrigoni pubblica la foto dei due in divisa che firmano al banchetto: "Hanno voluto manifestare la libertà di esprimere la loro opinione". Ma in rete piovono critiche. "Foto da Paese autoritario", accusano gli esponenti di Possibile. Anche il team del Giulianova Calcio chiede a Salvini di tenere giù le mani dalla loro maglia: "Abbiamo un solo capitano"
Poliziotti in divisa a banchetto pro-Salvini la questura di Ascoli apre un’inchiesta. Polemica: “Foto da Paese autoritario”
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Postata e rimossa, ma la polemica esplode. Il senatore della Lega Paolo Arrigoni ha pubblicato sul suo profilo Facebook l’immagine di due poliziotti in servizio fotografati ad Ascoli Piceno, in piazza Arringo, a firmare in un gazebo una petizione pro-Salvini. La questura locale, intanto, ha “aperto un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti”.

La foto era stata rimossa dal senatore che ci ha ripensato, pubblicando un nuovo post: “Ieri sui miei social ho pubblicato questa foto. La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio nelle #Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell’Interno Salvini. Poche ore dopo l’ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c’era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l’ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta”.

In rete le critiche si sprecano, e fanno il paio con quelle che sono fioccate nei giorni scorsi all’indirizzo di Salvini per la disinvoltura con cui suole indossare le giacche delle Forze dell’Ordine, perfino alla Camera dei Deputati “Non ci sono altre parole, è una foto da Paese autoritario”. Lo dichiarano la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, e Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando l’immagine social di agenti in fila a firmare a sostegno del ministro dell’Interno.

E per una divisa indossata ieri ad un comizio da Salvini, questa volta di una squadra di calcio, arriva la protesta dal team del Giulianova. “Il Real Giulianova a nome del Presidente Luciano Bartolini, dei dirigenti e di tutti i suoi tesserati – si legge in un post su Facebook – si dissocia da quanto accaduto nella giornata di ieri in occasione del comizio politico tenuto dal ministro Salvini nella Città di Giulianova, occasione nella quale è stata fatta indossare, da politici locali, allo stesso Ministro, la maglia della nostra squadra del cuore”. Insomma una presa di distanza anche se “nulla abbiamo contro il ministro Salvini”, precisa il team, “ma di Capitano ne abbiamo solo uno”. Ed è quello, fanno intendere, che in campo indossa la fascia.

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