Vi è mai capitato di girare a vuoto nel vastissimo parcheggio di un aeroporto, cercando un posto libero in cui lasciare l’auto? O di impiegare tanto tempo per ritrovare l’auto al rientro da un viaggio? L’idea dell’azienda parigina Stanley Robotics risolve questi problemi in un colpo solo. Si chiama Stan ed è un parcheggiatore robotico, che è stato sperimentato con successo in grandi aeroporti francesi, come quello di Lione e quello internazionale Charles de Gaulle di Parigi. Quest’estate inizierà la sperimentazione al terminal londinese di Gatwick.

Come funziona Stan è molto semplice: dopo aver prenotato il parcheggio online, arrivate in aeroporto, lasciate l’auto in un piccolo garage, scansionate un codice QR dall’app del telefono per identificarvi e andate a prendere il vostro aereo. Un robot che ha la forma di un grosso tostapane preleva la vostra auto dal garage e la trasferisce nel parcheggio. Qui non circolano liberamente né auto né pedoni, quindi lo spazio è ottimizzato dalla mancanza di corsie e dallo spazio per aprire lo sportello e uscire. C’è solo Stan a movimentare le auto, e a spostare quelle necessarie per raggiungerne una in particolare. Il risultato è che nello stesso spazio si può “stipare” il 30% in più di veicoli rispetto a un normale parcheggio. Nel caso di Gatwick, Stan gestirà il parcheggio di lunga sosta nel Terminal Sud, dove i 170 posti auto attuali diventeranno 270 grazie a quanto detto sopra.

Quanto tornate dal viaggio, Stan vi riporta l’auto nel garage e ve ne andate. Non c’è mai una lunga attesa per l’auto, perché dal vostro biglietto aereo il sistema sa quando arriverete, e vi farà trovare l’auto pronta per tempo. Sotto l’aspetto funzionale, Stan è una sorta di carro attrezzi in miniatura: a parte la motrice, è dotato di una piattaforma per agganciare l’auto nella parte frontale, tramite le ruote. Può muovere l’auto sia in avanti sia all’indietro, e il suo set di telecamere, sensori e software permette di manovrare con precisione certosina.

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