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Ultimo aggiornamento: 11:41 del 12 Gennaio 2019

San Ferdinando, Lucano e padre Zanotelli nella tendopoli: “Questo è un inferno. Diamo loro le case sequestrate”

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“Quando mi hanno dato l’obbligo di non dimorare a Riace, dovevo venire qua”. Il sindaco “sospeso” Mimmo Lucano ieri mattina è stato alla baraccopoli di San Ferdinando dove ha accompagnato padre Alex Zanotelli. Il religioso comboniano si è voluto rendere conto di persona delle condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti che, ogni anno, arrivano nella piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance.

“Padre Alex – spiega Lucano – voleva conoscere i ‘cristi in carne e ossa’. Sono passati anni, ci sono state tragedie, tantissimi (politici, ndr) sono venuti, ma rimangono solo parole. Questo governo ha pensato che uno degli obiettivi fosse quello di ridimensionare gli Sprar che, secondo me, nonostante tutte le contraddizioni potevano essere considerati il fulcro del sistema di accoglienza. Ci possiamo permettere di dire che la Calabria è una terra accogliente?”.

È un inferno questo”. Padre Alex Zanotelli non ha dubbi: “Non si può permettere in un Paese civile come l’Italia di vedere scene del genere. Ecco perché oggi si è formato un comitato informale che ha l’obbiettivo di trovare le case a questi lavoratori. Penso che ogni persona che lavora in questa Piana ha diritto alla propria dignità. Con la legge di sicurezza nazionale che io definisco di ‘insicurezza’ avremo sempre più irregolari. È una legge di ‘apartheid’ che crea due popoli, quello legale e quello illegale. Non mi affido al governo. Qui abbiamo africani che fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare. Che siano trattati degnamente”.

“È impossibile che a Rosarno – spiegano durante la prima riunione del comitato – ci sono 48 appartamenti vuoti più altri 35 confiscati alla ‘ndrangheta e che questi non vengano dati a queste persone”.  Nei prossimi giorni ci sarà un’altra riunione dove si stabilirà il percorso da fare per trovare una soluzione definitiva che vada oltre le promesse di nuove “tendopoli” attorno a cui nasceranno altri ghetti. In estate il ministro dell’Interno Matteo Salvini era venuto a San Ferdinando e aveva promesso di interessarsi al problema dei migranti stagionali. “Vengono, fanno le passerelle giusto per dire che sono passati – commenta Mimmo Lucano -. Come fa Salvini a dire che questa è la pacchia? Questa è una condizione disumana”.

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