La crisi economica e di ascolti non risparmia Mediaset, i vertici del Biscione non a caso hanno deciso di razionalizzare i costi in un momento delicato. Da qui la promozione in prime time su Canale 5 di una nuova versione di Domenica Live con Barbara D’Urso, sei speciali low budget di Uomini e Donne di sera e la registrazione in Polonia di Chi vuol essere milionario?. A rischiare ora lo stop sarebbe Tiki taka, il talk show calcistico condotto da Pierluigi Pardo.
Operazione, scrive Tvblog, legata alla spending review e non certo agli ascolti che possono definirsi positivi, ieri al 9,23% di share. L’eventuale chiusura, le cui voci sembrano sfiorare anche Pressing su Canale 5, sarebbe per molti aspetti clamorosa considerando che il campionato non ha ancora concluso il girone d’andata. Durante i titoli di coda dell’ultima puntata il conduttore non ha smentito le indiscrezioni anzi con una frase sibillina ha aumentato i dubbi sul futuro del programma: “La speranza, l’augurio e l’obiettivo è tornare a gennaio. Sennò ci vediamo tranquillamente a Ponza“, ha concluso Pardo.
Non solo Tiki Taka, potrebbe rischiare un ridimensionamento anche Matrix con Nicola Porro che dorebbe tornare in onda solo da fine febbraio. Discorso ancora più complesso per la nuova Rete 4, la linea editoriale scelta dai vertici di Cologno Monzese non sta portando i risultati sperati. “W l’Italia-Oggi e domani”, condotto da Gerardo Greco, ha salutato il pubblico e non dovrebbe tornare in onda a gennaio. Il talk show ha ottenuto una media molto bassa che si aggira intorno al 3% di share, indizio più che sufficiente per parlare di chiusura.
Da Mediaset però fanno sapere che in realtà lo stop era già previsto e che, anzi, sarebbe andata in onda una puntata in più. Greco resterà alla direzione del Tg4 mentre nel giovedì sera della rete diretta da Sebastiano Lombardi potrebbe esserci Paolo Del Debbio, un ritorno che segnerebbe un dietrofront aziendale perché tra le polemiche erano stati cancellati i talk definiti “populisti”, colpevoli di aver spinto al successo il Movimento 5 Stelle e la Lega. Si torna al passato per incrementare gli ascolti?
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