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Tragedia in discoteca a Corinaldo, Fedez: “Bisogna controllare i locali che pensano a sbigliettare e se ne fregano della sicurezza”

Non solo il rapper, molti altri artisti hanno commentato la tragedia di ieri. "Il mio pensiero va a quei ragazzi, a quella mamma che ha accompagnato uno di loro a tutti i feriti, alla disperazione delle famiglie", ha detto Gianni Morandi. "Non ho parole", è stato il pensiero di Cesare Cremonini

di F. Q.

Non si può morire per andare a un concerto“. A dirlo è Fedez, che sul suo profilo Instagram ha parlato della morte di cinque ragazzi e una mamma in una discoteca di Corinaldo, nell’anconetano, dove era stato spruzzato dello spray al peperoncino. “Bisogna stare attenti alle discoteche, bisogna controllarle perché – ha spiegato – molto spesso riempiono a tappo i posti solo per sbigliettare e non glie ne frega niente della sicurezza. Non so se è questo il caso”, ha spiegato il rapper.

“Che brutta cosa. Io non ho ancora capito – ha aggiunto – perché è partita questa moda dello spray al peperoncino. Non la capirò mai non ho capito se lo fanno per rubare, per divertirsi. Mi ha scioccato questa cosa”, ha commentato e “sono anche stupito dalle reazioni. Leggere quarantenni, padri di famiglia che vanno sotto la pagina di Sferaebbasta scrivono si può morire per ascoltare della musica di merda. Ma neanche davanti a delle tragedie del genere vi fermate?”. “Ovviamente tutta la mia vicinanza alle vittime e alle persone coinvolte. Queste cose non devono più accadere, non sarebbero dovute accadere ma non devono più accadere e aggiungo anche – ha proseguito – la mia vicinanza a Sfera Ebbasta. Che brutta giornata”.

Molti altri artisti hanno commentato la tragedia di ieri. Da Elisa, che ha pubblicato le parole di Sferaebbasta, su instagram, a Gianni Morandi. “È una giornata triste. Il mio pensiero – ha spiegato Morandi – va a quei ragazzi, a quella mamma che ha accompagnato uno di loro a tutti i feriti, alla disperazione delle famiglie, degli amici, di chi gli voleva bene. Era una serata di musica, Doveva essere musica, doveva essere gioia. Un destino atroce se li è portati via. Piangiamo tutti”.

“Appena sveglio questa mattina ho letto le notizie dei ragazzi scomparsi ieri sera in un locale. Non avevo parole per commentare, né fuori né dentro di me. Ma sapevo che avevo un concerto stasera ed è stato veramente molto difficile ricondurre tutto a una cosa così importante per me e cioè la felicità che un concerto produce, lo scambio di gioia tra le persone. Vorrei che fosse così anche per voi, gioia e felicità, ma spero anche sia un momento di profonda riflessione”. È il pensiero che Cesare Cremonini.

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