Nicola Morra è il nuovo presidente della Commissione parlamentare Antimafia. Il senatore del Movimento 5 Stelle è stato eletto al primo turno con 30 voti ed era dato per favorito come successore di Rosy Bindi (Pd): nelle scorse settimane, infatti, aveva battuto per due preferenze il collega Mario Michele Giarrusso nello scrutinio segreto interno ai parlamentari pentastellati. Tredici voti sono andati invece al senatore di Leu, ex magistrato e già presidente del Senato, Pietro Grasso. Segretari della Commissione sono stati nominati i deputati Gianni Tonelli (Lega) e Wanda Ferro (FdI). Quella odierna è stata la prima seduta della commissione a cinque mesi dalla nascita del governo Lega-M5s.

“Si comincerà con promuovere una nuova cultura antimafia, le battaglie da condurre riguardano tutti, nessuno escluso”, ha detto il neo presidente. “Si recupererà la memoria attraverso l’indagine sulla trattativa Stato Mafia e si cercherà di capire come la massoneria venga ad essere spesso un fronte in cui le criminalità di stampo mafioso si insediano. Si lavorerà sull’azzardopatia, che è una piaga sociale che muove giri di denaro inimmaginabili. I fronti su cui combattere sono tanti, il mio appello è alle forze sane del Paese a combattere insieme: non si può tollerare che ci siano arretramenti. È necessario prendere coscienza del fatto che questi fenomeni riguardano non solo le 4 regioni tradizionalmente colpite da mafia, camorra e Sacra corona unita ma che questi fenomeni riguardano purtroppo tutto il Paese”. “Il lavoro della Commissione antimafia nella passata legislatura è stato un buon lavoro, alcuni temi meritano approfondimento”, ha proseguito Morra. Per esempio, “il legame tra alcuni pezzi della massoneria e la criminalità mafiosa – ha sottolineato – deve essere ulteriormente analizzato” così come il fatto che “la ‘Santà avrebbe capacità di collegamento con ‘ndrangheta e Massoneria”.

Appena eletto a capo della commissione parlamentare Antimafia, Morra ha pubblicato su Facebook una citazione di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia nel giugno del ’92: “Dobbiamo sconfiggere la mafia. Dovrà essere combattuta ogni illegalità, ogni silenzio, in quanto ciò è terreno fertile per quella pianta schifosa che vogliamo estirpare con tutte le nostre forze. Dobbiamo far trionfare definitivamente quel “fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Il profilo – Nicola Morra, 55 anni, è nato a Genova il 5 luglio del 1963. In seguito si è trasferito in Calabria dove ha lavorato come professore di storia e filosofia prima per il Liceo Scientifico Scorza, poi per il Liceo Classico Lombardi Satriani di Cassano Ionio e infine per il Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza. Dal 2011 ha partecipato attivamente ai meetup, ed è stato candidato ed eletto senatore per il Movimento 5 Stelle per la XVII Legislatura. Ha fatto parte della I commissione permanente Affari costituzionali. Dal 7 maggio 2013 è stato Vicepresidente della Commissioni Affari Costituzionali e è membro della commissione speciale per l’esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge e di altri provvedimenti urgenti presentati dal Governo. L’11 giugno è stato eletto capogruppo trimestrale al Senato per il Movimento 5 Stelle, vincendo la sfida con Luis Alberto Orellana, già candidato ufficiale del gruppo alla presidenza del Senato, per soli due voti, 24 contro 22, erano presenti anche 2 schede bianche. Il 21 gennaio 2015 non è stato riconfermato vicepresidente (sostituito dal senatore del Nuovo Centrodestra Salvatore Torrisi) ma è stato eletto Segretario della I commissione Affari costituzionali.

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