È dal giuramento dello scorso dicembre che il nuovo governo di Viennaguidato da Sebastian Kurz e formato da conservatori ed estrema destra, lavora per concedere la cittadinanza austriaca ai sudtirolesi di lingua tedesca o ladina. E da quanto riportano i media austriaci, è pronto il parere della commissione esperti sulla proposta di legge. Ma il portavoce del ministero degli esteri Peter Guschelbauer precisa: “Sarà un processo piuttosto lungo”, e spiega che ancora non c’è una calendarizzazione. Al lavoro della commissione, composta da tecnici del ministero degli interni e degli esteri, seguiranno contatti con la giunta provinciale a Bolzano e con il governo a Roma, ha aggiunto Guschelbauer. La smentita arriva anche dal portavoce del governo Peter Launsky-Tieffenthal.

Lo scorso luglio il governo italiano aveva ritenuto l’iniziativa “inopportuna e ostile” e il ministro degli Esteri Enzo Moavero aveva incaricato l’ambasciatore italiano a Vienna, Sergio Barbanti, di chiedere chiarimenti sulla vicenda alle autorità austriache. Allo stesso modo, il ministro avrebbe dovuto chiedere i medesimi chiarimenti all’ambasciata austriaca a Roma. Ma secondo il deputato Fpoe Werner Neubauer – interpellato dall’Apa – nonostante le perplessità mostrate dal governo italiano, l’approvazione del disegno di legge entro l’anno è “realistica”, e si è detto tra l’altro fiducioso che “tutto sarà risolto in pace” con Roma. Da quanto riporta Tiroler Tageszeitung, è improbabile un avvio delle trattative prima delle elezioni provinciali, previste per il 21 ottobre prossimo. La bozza sarà la base delle trattative con Roma per trovare un’intesa sulla problematica questione.

Lo scorso dicembre, Francesco Palermo, professore di diritto costituzionale all’Università di Verona, aveva spiegato a ilfattoquotidiano.it “i moltissimi ostacoli giuridici” della proposta presentata nel programma di governo da Sebastian Kurztra cui il problema del diritto di voto – per cui sarebbe necessaria la creazione di circoscrizioni estere con legge costituzionale – e la leva militare che “oltre il Brennero è ancora obbligatorio, e dal pagamento delle tasse”. Da quanto riporta la Tiroler Tageszeitung, per poter concedere la cittadinanza austriaca ai sudtirolesi, Vienna dovrà modificare quattro leggi. E per rendere il tutto anche economicamente accessibile, riporta il quotidiano, il costo per far richiesta sarà abbassato a 660 euro.

Potranno fare domanda per la doppia cittadinanza gli altoatesini che si sono dichiarati di lingua tedesca oppure ladina. La dichiarazione di appartenenza linguistica consente in Alto Adige l’accesso al pubblico impiego e ad alcune prestazioni sociali. Ma anche questo punto aveva suscitato dubbi sulla fattibilità pratica nel prof. Palermo: “La dichiarazione di appartenenza può cambiare in ogni momento. Se un italiano si dichiara appartenente al gruppo linguistico tedesco, poi otterrà anche lui la cittadinanza?”.

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