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Il senatore Alberto Airola tenta il suicidio, salvato dalla sorella. M5s: “Massimo sostegno, ora chiediamo rispetto”

La notizia riportata dal quotidiano la Stampa. Il parlamentare 5 stelle è stato ricoverato in ospedale e non è in pericolo di vita. La sindaca di Torino Appendino: "Profondo dolore per quello che è successo"
Il senatore Alberto Airola tenta il suicidio, salvato dalla sorella. M5s: “Massimo sostegno, ora chiediamo rispetto”
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Il senatore Alberto Airola (M5s) ha tentato il suicidio nel suo appartamento alla periferia di Torino. Come riportato da la Stampa, il parlamentare è stato ricoverato nei giorni scorsi in ospedale e non è in pericolo di vita. A dare l’allarme è stata la sorella. Nella sua abitazione sono state trovate due lettere, una indirizzata alle forze dell’ordine, l’altra ai familiari. Airola, 48 anni, noto per le sue battaglie No Tav, è al secondo mandato come senatore.

“La notizia ci colpisce e ci addolora profondamente”, ha scritto il gruppo parlamentare M5s in una nota. “Siamo vicini ad Alberto e ai suoi familiari, cui manifestiamo il massimo sostegno possibile e tutto il nostro affetto e vicinanza. In questo momento così delicato chiediamo agli organi di stampa e a tutti di dimostrare il dovuto rispetto evitando appostamenti in ospedale ed ogni altro atto possa disturbare la famiglia di Alberto”. Anche la sindaca M5s di Torino, Chiara Appendino, ha espresso la sua solidarietà ad Airola su Twitter: “Alberto è prima di tutto un amico con cui sin dall’inizio abbiamo condiviso una grande avventura. Provo profondo dolore per quello che è successo. Gli auguro una pronta ripresa e, nell’esprimere vicinanza alla famiglia, mi associo alla richiesta di rispetto e privacy”.

Nella notte tra il 3 e il 4 settembre scorso, Airola era stato aggredito da due uomini sotto casa e aveva riportato la frattura della mandibola. L’ultimo post di Airola sul suo profilo Facebook risale al 14 agosto e riguardava il crollo del viadotto Morandi: “Sono scioccato da quello che è successo a Genova. Sono addolorato e angosciato per le vittime, i feriti e i loro cari”, aveva scritto.

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