Attualità

Paola Barale, le foto in topless scattate da Chi? “Il reato non sussiste”. E la showgirl protesta: “Io, umiliata”

Il tribunale ha deciso e la Barale si sfoga: "Sono indignata ed offesa perché non mi sento tutelata come essere umano e come donna e, come ho già detto più volte, in un momento così delicato per l’universo femminile che sta vivendo un periodo tragico dove tutti i giorni si urla e si chiede rispetto e più tutela , mi e vi chiedo se questo vi sembra un messaggio, un esempio di rispetto..."

di Giuseppe Candela

Circa un anno fa Paola Barale e Raz Degan, dopo le voci su un ritorno di fiamma post Isola dei Famosi, erano finiti nel mirino del gossip. La showgirl era stata immortalata dal settimanale Chi in topless di prima mattina nella sua casa ad Ibiza. Il servizio fece clamore suscitando la dura reazione dei protagonisti  che si trovano ancora in vacanza, su Instagram avevano commentato l’accaduto mandando a quel paese il direttore Alfonso Signorini usando hashtag come #fuckyoualfonso, #idiots #vaffan**lo e #poverisfigati. Non solo, la vicenda è finita in tribunale e dopo dodici mesi è arrivata la sentenza: il reato non sussiste.

E’ sempre bello condividere una gioia, oggi invece sono qui per parlarvi di qualcosa che mi fa male . Non so se ve lo ricordate, ma l’anno scorso sono stata paparazzata a casa mia a seno nudo, in un mio momento privato e non in topless, e per quanto mi riguarda c’è una bella differenza. A casa mia, ad Ibiza ,che si trova in un comprensorio privato, (dove per entrare devi superare una guardiola con una sicurezza) appena sveglia la mattina .. Bene, ieri per la terza volta e’ arrivata l’umiliazione( era già stata chiesta l’archiviazione , ho fatto appello e ieri la bella notizia) perché secondo la legge italiana o meglio a detta delle 2 giudici donne che hanno seguito il caso e hanno deciso che il reato non esiste. Secondo la legge o meglio, sempre secondo queste 2 giudici donne non è stata violata la mia privacy.. Secondo loro no. Sono indignata ed offesa perché non mi sento tutelata come essere umano e come donna e, come ho già detto più’ volte, in un momento così delicato per l’universo femminile che sta vivendo un periodo tragico dove tutti i giorni si urla e si chiede rispetto e più tutela , mi e vi chiedo se questo vi sembra un messaggio, un esempio di rispetto.. Questo è’ un affronto e’ una delinquenza legittimata, un reato, un gesto pari a quello di chi,senza scrupoli, pubblica sui social foto a tradimento di compagni di classe, amici/ conoscenti… Quando leggiamo con indignazione queste notizie sui giornali, compreso quello in questione, urliamo tutti al bullismo.. e questo cos’è? Non raccontatemi che un personaggio pubblico deve accettare tutto lo schifo. In quel momento io ero Paola a casa mia , appena sveglia.. non c’era nulla di pubblico . Se fosse successo a voi che archiviate il caso come l’avreste presa? Viviamo in un sistema che fa acqua da tutte le parti, so che ci sono argomenti decisamente più importanti sui quali soffermarci, ma se vogliamo davvero che cambino le cose, le battaglie devono partire da ognuno di noi.. a questo punto il procedimento penale e’ CHIUSO Accetto, mio malgrado la giustizia ,se così si può chiamare, e la sconfitta, ma c’è una cosa a cui non rinuncio:la dignità #accettomanoncondivido

Un post condiviso da Piribri (@paolabaraleofficial) in data:

La showgirl non l’ha presa affatto bene, su Instagram ha postato una foto in cui mostra un cartello che le copre il volto con la scritta “Chiuso”. Il tutto accompagnato da un lungo sfogo: “E’ sempre bello condividere una gioia, oggi invece sono qui per parlarvi di qualcosa che mi fa male. Non so se ve lo ricordate, ma l’anno scorso sono stata paparazzata a casa mia a seno nudo, in un mio momento privato e non in topless, e per quanto mi riguarda c’è una bella differenza. A casa mia, ad Ibiza, che si trova in un comprensorio privato, (dove per entrare devi superare una guardiola con una sicurezza) appena sveglia la mattina. Bene, ieri per la terza volta e’ arrivata l’umiliazione (era già stata chiesta l’archiviazione, ho fatto appello e ieri la bella notizia) perché secondo la legge italiana o meglio a detta delle 2 giudici donne che hanno seguito il caso e hanno deciso che il reato non esiste. Secondo la legge o meglio, sempre secondo queste 2 giudici donne non è stata violata la mia privacy.. Secondo loro no“.

La reazione è dura e prosegue: “Sono indignata ed offesa perché non mi sento tutelata come essere umano e come donna e, come ho già detto più volte, in un momento così delicato per l’universo femminile che sta vivendo un periodo tragico dove tutti i giorni si urla e si chiede rispetto e più tutela , mi e vi chiedo se questo vi sembra un messaggio, un esempio di rispetto.. Questo è un affronto è una delinquenza legittimata, un reato, un gesto pari a quello di chi,senza scrupoli, pubblica sui social foto a tradimento di compagni di classe, amici/ conoscenti… Quando leggiamo con indignazione queste notizie sui giornali, compreso quello in questione, urliamo tutti al bullismo.. e questo cos’è? Non raccontatemi che un personaggio pubblico deve accettare tutto lo schifo. In quel momento io ero Paola a casa mia , appena sveglia.. non c’era nulla di pubblico.”

La Barale poi conclude: “Se fosse successo a voi che archiviate il caso come l’avreste presa? Viviamo in un sistema che fa acqua da tutte le parti, so che ci sono argomenti decisamente più importanti sui quali soffermarci, ma se vogliamo davvero che cambino le cose, le battaglie devono partire da ognuno di noi.. a questo punto il procedimento penale e’ CHIUSO Accetto, mio malgrado la giustizia ,se così si può chiamare, e la sconfitta, ma c’è una cosa a cui non rinuncio: la dignità”. Il settimanale Chi al momento non ha fornito nessuna replica dopo le dichiarazioni dell’ex valletta di Mike Bongiorno.

Paola Barale, le foto in topless scattate da Chi? “Il reato non sussiste”. E la showgirl protesta: “Io, umiliata”
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione