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Maiorca contro Salvini: “È persona non gradita sull’isola”. Lui: “Chi se ne frega, le mie vacanze le faccio in Italia!” 

A stabilirlo è stato il Consiglio comunale della più grande isola delle Baleari che ha voluto condannare così in modo simbolico la politica decisa dal ministro degli Interni italiano in fatto di migrazioni. Ma nel mirino dell'isola c'è anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Maiorca contro Salvini: “È persona non gradita sull’isola”. Lui: “Chi se ne frega, le mie vacanze le faccio in Italia!” 
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Matteo Salvini è “persona non gradita” sull’isola spagnola di Maiorca. A stabilirlo è stato il Consiglio comunale della più grande isola delle Baleari che ha voluto condannare così in modo simbolico la politica decisa dal ministro degli Interni italiano in fatto di migrazioni. Non si è fatta attendere la replica di Salvini, che su Facebook ha rilanciato: “Non benvenuto a Maiorca? Chi se ne frega, le mie vacanze le faccio in Italia!”

L’isola contesta soprattutto le “terribili e oltraggiose dichiarazioni e le politiche” di Salvini, che “distillano una xenofobia molto grave e preoccupante e un evidente disprezzo per la vita e la dignità umana”. La mozione, presentata dai partiti Podemos, Mes e Psib, è stata approvata all’unanimità, includendo anche una condanna della proposta del ministro dell’Interno italiano di fare un censimento dei Rom. Il consiglio comunale di Maiorca tra le altre cose ricorda “l’immensa opera umanitaria delle Ong come Proactiva Open Arms, Lifeline, Proemaid o SMH nel salvataggio di decine di migliaia di persone dalla morte certa nel Mediterraneo”, e si condannano le politiche migratorie europee “senza garanzie per i diritti umani”. Non solo, il Consiglio ha sollecitato il suo presidente Miquel Ensenyat a dichiarare persona non grata anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sempre per le sue politiche sui migranti.

Appena settimana scorsa la principale città dell’isola, Palma,aveva accolto nel proprio porto la nave della ong Open Arms, con a bordo i migranti salvati dal naufragio nel Mediterraneo centrale che il governo italiano non era disposto ad accogliere. Sempre nella stessa città i vertici della ong avevano presentato una denuncia contro la Guardia costiera libica, accusata di omissione di soccorso e di omicidio colposo, minacciando di querelare anche lo stesso Salvini.

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