Governo Conte? Ho notato un enorme pregiudizio che non ha paragone coi governi precedenti”. Lo ribadisce a Otto e Mezzo (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che aggiunge: “Vi ricordate quando è nato il governo Monti? I salamelecchi al loden di Monti? Le lodi alla sua sobrietà? Sembrava che fosse arrivato il salvatore della patria. E vi ricordate quando è arrivato Renzi? La giaguara Boschi e la botticelliana Madia? Uscivano dei pezzi che sembravano i cinegiornali Luce del ventennio. Questi del governo Conte non hanno ancora cominciato e già gli hanno sparato tutti contro. C’è un contratto con delle cose buone e delle cose cattive. Giudichiamoli su quelle”. Alla conduttrice Lilli Gruber, che menziona la gaffe del presidente del Consiglio Conte su Piersanti Mattarella e la discussa frase di Salvini sulla Tunisia, Travaglio replica: “Non ho affatto inserito nella mia antologia dei ‘pregiudizi universali’ le critiche a questi due fatti. Un conto, però, è lo straparlare di Salvini, sul quale ho scritto l’editoriale “Prima gli ungheresi”. Io, invece, sollecito le critiche sui fatti. Quello che contesto è il pregiudizio. Se Salvini dice che vuole chiudere i porti e gli si dà del fascista, bisogna ricordarsi che un anno fa disse la stessa cosa Minniti, tra i gridolini di giubilo di quelli che dissero che la sinistra finalmente scopriva la sicurezza. Se il ministro Fontana” – continua – “straparla contro i gay e tutti giustamente gli danno contro e poi il Comune di Firenze, amministrato dal renziano Nardella, nega addirittura il patrocinio al Gay Pride, insieme a Fratelli d’Italia e a Forza Italia, senza che nessuno dica niente, io ho il sospetto che ci sia un pregiudizio, non un giudizio”.

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