Il mondo FQ

Migranti, Corte di Giustizia: “Richiedenti asilo non possono essere respinti senza ok del paese Ue di provenienza”

I giudici di Lussemburgo hanno preso in esame il caso di un cittadino iracheno che aveva fatto richiesta d'asilo in Germania, si era spostato in Francia e poi era stato respinto in territorio tedesco senza l'ok di Berlino. Per i magistrati, con questa decisione Parigi ha violato il regolamento di Dublino III
Migranti, Corte di Giustizia: “Richiedenti asilo non possono essere respinti senza ok del paese Ue di provenienza”
Icona dei commenti Commenti

Un richiedente asilo che si sposti sul territorio europeo non può essere respinto verso il Paese nel quale ha fatto domanda di protezione internazionale se non con il consenso implicito o esplicito di quest’ultimo. Lo ha stabilito la Corte europea di giustizia, con una sentenza nella quale prende in esame il caso dell’iracheno Adil Hassan.

Dopo aver fatto domanda di protezione internazionale in Germania, Hassan si era spostato in Francia. Lì era stato fermato dalle autorità, che avevano fatto richiesta alla Germania di riprenderlo in carico, disponendo però anche il suo trasferimento verso il territorio tedesco senza attendere una risposta da Berlino. Per Parigi, in base al regolamento di Dublino III, era la Germania lo Stato competente ad esaminare la domanda di protezione internazionale dell’uomo, poiché era lì che aveva presentato la domanda. Lui ha fatto ricorso, sostenendo che la decisione viola il regolamento perché è stata adottata prima che Berlino rispondesse alla richiesta di ripresa in carico delle autorità francesi.

Il Tribunale amministrativo francese di Lille ha dunque chiesto lumi alla Corte di giustizia. Con la sentenza di oggi, la Corte ha stabilito che “dalla genesi e dall’obiettivo del regolamento Dublino III emerge con chiarezza che una decisione di trasferimento può essere adottata e notificata all’interessato solo dopo che lo Stato membro richiesto abbia, implicitamente o esplicitamente, accettato di riprendere in carico tale persona”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione