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Sondaggi, la Lega si mangia la destra: +3% in 7 giorni, è al 27,5 e contende il primato al M5s (che scende sotto il 30)

I dati di Swg per il TgLa7. Il Carroccio drena voti da Forza Italia, crollata all'8 per cento, e a Fratelli d'Italia, scesi di quasi un punto in una settimana. Il Pd in lieve tendenza positiva, ma sempre sotto al 20. Sei su 10 contro l'incarico a Cottarelli, mentre il campione degli intervistati è diviso sulla scelta di Mattarella col no a Savona
Sondaggi, la Lega si mangia la destra: +3% in 7 giorni, è al 27,5 e contende il primato al M5s (che scende sotto il 30)
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Se dal caos istituzionale del governo M5s-Lega saltato all’ultimo minuto esce un vincitore, quello è certamente Matteo Salvini. Almeno secondo i sondaggi: secondo i dati di Swg per il TgLa7 la Lega non solo aumenta di altri 3 punti in una settimana (un’enormità per un periodo di tempo così breve), ma ora è arrivato a contendere allo stesso Movimento Cinque Stelle il primato tra le forze politiche. I Cinquestelle, infatti, registrano la tendenza inversa, con un calo molto brusco nella stessa settimana decisiva per la formazione del governo misurata da Swg in 1,6 per cento. Così ora il M5s è al 29,5 e torna dopo parecchio tempo sotto la soglia del 30 per cento, mentre il Carroccio è al 27,5.

Un secondo elemento evidente è che la Lega pesca la gran parte dei suoi voti all’interno del centrodestra, segno che la visibilità di Salvini, il suo dinamismo per tentare di fare un governo e il pragmatismo anche a scapito degli alleati viene premiato dall’elettorato della coalizione. Ne viene che Forza Italia è all’8 per cento con un ulteriore tracollo dell’1,7 in una settimana. Ma dopo molto tempo di stabilità perdono quota anche i Fratelli d’Italia che dal 4,7 passano al 3,8 con una flessione di quasi un punto. Tra gli altri partiti si segnala Liberi e Uguali, in lievissima tendenza positiva, ma comunque sotto la quota del 3 per cento, necessaria come noto per essere rappresentati in Parlamento.

Sempre per Swg 6 intervistati su 10 reputano sbagliata la decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare l’incarico di un governo “di servizio” all’economista Carlo Cottarelli.

Il campione è molto diviso invece su un altro quesito, invece, ha riguardato la scelta di Mattarella di rifiutarsi di firmare la nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia: per il 35 per cento la scelta è stata “scorretta e ingiusta“, per il 24 per cento è stata corretta ma sbagliata nella tempistica, mentre per il 26 è stata corretta e giusta.

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