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Ficarra, indagati 23 dipendenti comunali su 40 per assenteismo. “Al mercato in orario di lavoro. Sistema patologico”

Una situazione di "anarchia amministrativa", realizzata grazie alla complicità fra controllori e controllati. Oltre la metà dei dipendenti, anche tre dirigenti del Comune, sotto inchiesta. E alcuni ammettono: "Si era sempre fatto così"
Ficarra, indagati 23 dipendenti comunali su 40 per assenteismo. “Al mercato in orario di lavoro. Sistema patologico”
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C’era chi andava al mercato, dal meccanico o all’ufficio postale. Chi si prendeva delle lunghissime “pause caffè“. E chi, fra i dirigenti, permetteva tutto questo perché “si era sempre fatto così”. A Ficarra, un comune in provincia di Messina, secondo la procura, più della metà dei dipendenti si assentava da lavoro senza timbrare il cartellino: 23 su quaranta sono accusati di truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico e di false attestazioni.

Quello messo in atto a Ficarra, stando a quanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari, era un “sistema fraudolento e patologico”. Una vera e propria “anarchia amministrativa“, ha spiegato il gip, che si è realizzata solo grazie alla complicità fra controllori e controllati. Dei ventitré dipendenti indagati, infatti, tre sono dirigenti di area tecnica, amministrativa ed economico-finanziaria e rispondono in concorso con gli altri perché hanno omesso di controllare i colleghi. Uno ha ammesso di aver consentito ai propri dipendenti di agire in base alla “coscienza personale”, un altro non è intervenuto perché “si era sempre fatto così“.

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L’indagine, avviata nel 2016 dai carabinieri di Patti, ha messo in luce anche attraverso riprese video l’abitudine degli indagati ad allontanarsi per motivi personali dall’ufficio. I dipendenti evitavano di timbrare i cartellini o la scheda magnetica così da non risultare assenti da lavoro e non subire riduzioni allo stipendio. Nel complesso, la procura è sicura di aver accertato 650 assenze arbitrarie. Fra gli indagati ci sono un’addetta alla segreteria del Comune, che da sola ha fatto registrare 160 assenze, e un dipendente dell’area amministrativa, interdetto per 9 mesi dagli uffici comunali per essere andato dal tabaccaio, al bar, al mercato, dal meccanico o all’ufficio postale senza timbrare il badge in uscita.

Secondo i carabinieri negli uffici comunali di Ficarra c’era “un clima di cronico disinteresse per le funzioni pubbliche svolte” e “di totale assenza di senso del dovere”. Per sedici dei ventitré indagati il gip ha disposto la sospensione dalle funzioni. Del caso è stata interessata anche la Corte dei Conti, cui la procura di Patti ha mandato gli atti, per capire a quanto ammonta il danno patrimoniale subito dal Comune.

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