Il meno amatofanalino di coda nella classifica dei leader. Per capire che i tempi del 40% e del grande consenso erano finiti bastavano in realtà i sondaggi sul Pd, sprofondato fino a poco sopra quota 20%. Ma ora è arrivata anche la certificazione: l’appeal di Matteo Renzi e della sua leadership è crollato. Il segretario dem piace solo a un italiano su cinque e raccoglie un indice di gradimento di appena 23 punti, sei in meno rispetto alla scorsa estate. I numeri sono quelli del sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera sulla popolarità dei leader, che se la passano tutti molto meglio di Renzi. Un crollo del consenso fiutato solo qualche giorno fa da uno dei suoi più grandi sponsor, Sergio Marchionne, che lo aveva scaricato con queste parole: “L’uomo che appoggiavo non lo vedo da tempo, non capisco cosa gli sia successo”.

Guida la classifica con 44 punti nell’indice di gradimento Paolo Gentiloni. Su di lui ha espresso parere positivo il 40% degli intervistati. Il presidente del Consiglio è davanti a Emma Bonino e Luigi Di Maio. La radicale è appena tre punti sotto il premier, mentre il candidato M5s chiude il podio e raccoglie 33 punti. Poi arriva il blocco dei leader del centrodestra, in cui è in netto recupero Silvio Berlusconi. Salvini è quarto con 29 punti e il 27% dei consensi. Il leader di Forza Italia è a quota 28 insieme a Giorgia Meloni: piace a un quarto degli intervistati ma viene bocciato anche dal 63% di loro. Ha un indice di gradimento di 29 anche Pietro Grasso: il 23% ha un giudizio positivo sul presidente del Senato, che ancora però registra il maggior numero di indecisi. I “non sa” per lui sono al 18%. I più contestati? Sono Salvini e Renzi: non piacciono a due terzi degli intervistati.

Il crollo di Renzi – Gentiloni può contare sul doppio dei consensi rispetto al segretario del Pd e dell’approvazione di quattro elettori su cinque all’interno del partito. L’appoggio al pacato premier dimostra anche come il voto sia ormai una questione per vecchi, visto che sono proprio i meno giovani e i pensionati due delle categorie che sponsorizzano Gentiloni, mentre fino ai 50 anni spopola il Movimento 5 stelle. E se Renzi gode del favore del 20% degli intervistati – raccoglie 23 punti nell’indice di gradimento – eguagliando di fatto i risultati del suo Pd nei sondaggi, l’attuale presidente del Consiglio vanta giudizi positivi e trasversali. Gentiloni piace pure oltre il Pd: a un elettore su quattro di Forza Italia e Movimento 5 stelle, come anche a metà degli elettori di Liberi e uguali.

Sembra quasi che gli italiani si siano già rassegnati alle larghe intese. Una prospettiva a cui si sta abituando anche Renzi, di fronte all’evidenza dei numeri. Non è un caso che il segretario Pd abbia abbandonato la veste di guida indiscussa dei dem in nome della nuova linea “siamo una squadra“. “Non è importante il nome di chi va a Palazzo Chigi ma è importante che sia del Pd”, ha detto una settimana fa al Lingotto di Torino davanti ai sindaci.

Salgono Di Maio e Berlusconi – Nonostante vada alle urne a braccetto con il Centro democratico di Bruno Tabacci, Emma Bonino raccoglie il 38% dei consensi e il secondo posto in classifica. La leader della lista +Europa piace soprattutto alle donne, ma anche a un terzo degli elettori di Fi e M5s. Il candidato premier del Movimento segue con 33 punti di gradimento: Di Maio ha guadagnato due punti rispetto a sei mesi fa, mentre nello stesso periodo crollavano i suoi diretti avversari Renzi (-6) e Salvini (-5). Escluse le new entry, è l’unico a reggere il colpo e conservare il favore di circa un italiano su tre.

Chi si avvantaggia insieme a Di Maio è Berlusconi. Il comizio da Barbara D’Urso e le bugie su furti e rapine hanno dato i loro frutti: il leader di Forza Italia piace al 25% degli intervistati e nella classifica raggiunge Giorgia Meloni, appena un punto sotto Salvini. Il trend di Berlusconi è nettamente migliore rispetto a quello della guida del Carroccio, che scende a 29 nell’indice di gradimento. Nel gruppone composto dal trio del centrodestra si inserisce anche Pietro Grasso: 29 punti e 24% dei consensi. La new entry di Liberi e uguali è già sei lunghezze davanti a Renzi, fanalino di coda e bocciato dal 67% degli italiani.

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