È positivo il bilancio 2017 del mercato europeo dell’auto: 15,63 milioni le nuove immatricolazioni, mezzo milione in più rispetto al 2016, per una crescita del 3,3%. Nel computo dei 28 + EFTA ha pesato negativamente la flessione del Regno Unito, che perde quota da 9 mesi e ha archiviato un -5,7% rispetto al 2016 (2,54 milioni di unità).

Fra i principali mercati è stato quello italiano a fare il balzo in avanti più importante, crescendo del 7,9% a 1,98 milioni di unità. Seguono Spagna (+7,7% e 1,23 milioni di vetture), Francia (+4,7% e 2,11 milioni di auto) e Germania (+2,7% e 3,44 mln di unità). Non benissimo Danimarca (-0,5%) e Finlandia (-0,4%) e decisamente male l’Irlanda (-10,4%).

“Il mercato dell’auto italiano – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – è in crescita ormai da quattro anni e nel 2017 si è riallineato al suo reale potenziale, riportandoci, anche se con nuove declinazioni, ai volumi del 2010. Resta tuttavia irrisolto il problema di un parco circolante anziano (10,7 anni), la cui componente ante Euro 3 (il 25,3% del totale), quindi con oltre 17 anni di vita, influenza in modo determinante la capacità di raggiungere gli obiettivi di emissioni. Sono necessari interventi incisivi da parte delle Amministrazioni locali e nazionali affinché, nel principio della neutralità tecnologica, possano raggiungersi gli obiettivi ambientali stabiliti a livello europeo”.

Analizzando le performance dei costruttori, emerge che gruppo Volkswagen è ancora saldamente al comando delle classifiche di vendita europee: 3,71 milioni di auto prodotte (+2,1%). Medaglia d’argenti per i francesi di PSA: nel 2017 ha venduto 1,88 milioni di auto, +28,1%: il computo però è “drogato” dall’acquisizione di Opel/Vauxhall e relative unità prodotte (quasi 345 mila). Terzo gradino del podio per gruppo Renault, con 1,62 milioni di auto e un +6,7%.

FCA ha guadagnato il 5,2% con 1,04 milioni di nuove automobili vendute. Segno positivo per Alfa Romeo (+29,5% 85 mila immatricolazioni) e Jeep (+3,5% con 108 mila pezzi). Soddisfazione anche per Fiat (+4,5% e 779 mila vetture). Lieve incremento per Bmw Group: +1% e 1,04 milioni di immatricolazioni. Non brilla Ford, con 1,03 milioni e un -0,3%. Bene Daimler – 992 mila auto e un +5% – e a gonfissime vele Toyota: +12,4% e quasi 718 mila pezzi. Segue Nissan (566 mila pezzi e un +2,8%) e le coreane Hyundai (523 mila, +3,5%) e Kia (472 mila, +8,5%).

Articolo Precedente

UE, i forni a microonde generano la stessa CO2 di quasi sette milioni di auto

next
Articolo Successivo

Guida autonoma, è allarme giga. Sulle auto self-driving non basta la memoria

next