10. Song to song di Terrence Malick: un Malick sentimentale e romantico che incontra gli impulsi del desiderio fisico. Song to song è una grande ellissi visiva e temporale in cui i personaggi fluttuanti tra presente e passato sembrano muoversi come dentro un sogno. Malick cerca di afferrare la vita, con le mani, con gli sguardi, con i gesti, con i sorrisi, con le lacrime, sempre proteso alla ricerca di un amore. Divide e dividerà sempre, ma per me, il suo, resta un gesto filmico irresistibile.

9. Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina: Coco è la magia di un petalo che divide il mondo dei vivi da quello dei morti. Coco è il bisogno di abbracciare le persone amate per dirgli quanto teniamo a loro. Coco è una spinta continua alla vita anche quando gioca con la morte. Coco è un inno a lottare sempre per i propri sogni senza dimenticare mai l’importanza delle proprie origini. Coco è una melodia di idee, colori ed emozioni che arriva a far vibrare le corde più sensibili del nostro cuore. Coco è casa, Coco è famiglia.

8. The square di Ruben Östlund: Lo stile distaccato, la messa in scena surreale e il registro grottesco di The Square sono lame affilatissime che Ostlund affonda nella società e nell’arte contemporanee con una perizia chirurgica. Grande idea di regia e grande Palma d’Oro a Cannes 2017. 

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I migliori quindici film del 2017 (secondo me)

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