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Clima, come l’uomo rischia di sconvolgere il mondo: dall’isola che non c’è più alle Alpi senza più ghiaccio (e stambecchi) - 9/11

Non ci sono solo i poli che si sciolgono. Il pianeta è messo alla prova con sconvolgimenti così profondi da mettere a rischio la vita dei suoi stessi abitanti. Come quelli dell'arcipelago delle Salomone che negli ultimi 60 anni hanno visto scomparire un'isola dopo l'altra. O come quelli dell'Africa meridionali falcidiati dalla siccità. O ancora come quelli dei Caraibi colpiti da Irma. O, molto più vicino, quelli di Livorno colpiti dall'alluvione o delle montagne devastate dagli incendi. Ecco, in 10 foto, cosa significa davvero il riscaldamento globale
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Un momento dell’incendio sulle montagne di Mompantero a Susa, Torino

Ambiente più secco, incendi più probabili
Un ambiente secco significa anche un maggiore rischio di incendi. Non è un caso che in Italia la peggiore stagione degli incendi almeno degli ultimi dieci anni si sia verificata dopo la seconda primavera più calda dall’Ottocento, che in campagna ha causato perdite per 2 miliardi di euro. “Sebbene la maggior parte degli incendi sia innescata da attività umane, dolose e non, abbiamo constatato che le condizioni climatiche influenzano la propagazione e quindi l’estensione dell’incendio”, Antonello Provenzale, direttore dell’Igg-Cnr, coautore di una ricerca sul tema insieme alle università di Barcellona, Lisbona e della California a Irvine.

Pensiamo al fuoco che nel 2015 e 2016, in pochi mesi, ha divorato milioni di ettari di foreste in Russia e in Canada. Ma anche in Italia, dove tutto si intreccia con il fenomeno dei piromani, anche quelli prezzolati dalla criminalità organizzata.

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