La sete dell’Africa

Una giovane donna cammina sul letto di un fiume dopo aver recuperato dell’acqua vicino a Doolow, in Somalia, al confine con l’Etiopia

Di pari passo, crescono le ondate di siccità. Nelle aree più aride riscaldamento globale vuol dire più fame e più sete. In Africa meridionale per gli agricoltori gli ultimi anni sono stati durissimi. Le scarse precipitazioni della stagione 2014-2015 hanno fatto crollare i raccolti di oltre il 20 per cento e la tendenza si è aggravata nel 2016, quando è stata registrata la stagione delle piogge a più avara di precipitazioni negli ultimi 35 anni.

In Zambia, per esempio, spiegano dall’Ifad, il Fondo per lo sviluppo rurale delle Nazioni Unite, a causa dei cambiamenti climatici, negli ultimi 20 anni è aumentata la percentuale delle persone malnutrite, arrivando al 48 per cento. Una riduzione della disponibilità d’acqua nelle regioni dove già questa scarseggia potrebbe portare a un raddoppio delle persone esposte a scarsità d’acqua nei prossimi 30 anni e a un calo della produttività agricola, mentre aumenterebbero le aree a rischio malaria.

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