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Mantova, chiesta archiviazione Palazzi: “Nessun favore sessuale”. La presunta vittima ammette: “Ho manomesso sms”

La vicepresidente dell'Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli davanti ai pm ha detto di aver inserito frasi ad hoc sul ruolo istituzionale del primo cittadino in una chat erotica con lui. E poi di aver girato lo scambio a terze persone che sarebbero state ignare della situazione. Il sindaco rimane indagato per abuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni
Mantova, chiesta archiviazione Palazzi: “Nessun favore sessuale”. La presunta vittima ammette: “Ho manomesso sms”
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La vicepresidente dell’Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli ha ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco Pd di Mantova Mattia Palazzi, indagato nei giorni scorsi per tentata concussione continuata. La procura ha infatti chiesto l’archiviazione per l’inchiesta a carico del primo cittadino che era stato accusato di aver chiesto favori sessuali per non intralciare la sua attività. Palazzi resta, tuttavia, indagato per abuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni. La svolta è arrivata dopo che ieri la 39enne, davanti ai pm, ha ammesso di aver alterato gli sms della chat erotica tra lei e il sindaco, che erano di carattere strettamente personale, aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. La donna adesso è stata indagata per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio.

Sul caso è intervenuto lo stesso Matteo Renzi su Facebook che ha parlato di “giustizialismo a giorni alterni”: “Oggi è un giorno bello anche per Mantova”, ha scritto, “il sindaco Mattia Palazzi era stato indagato per una vicenda di sms privati e alcune opposizioni lo avevano attaccato in modo violento, con il consueto giustizialismo a giorni alterni. Mattia ha resistito alle accuse infamanti, ha dimostrato la sua innocenza e oggi è arrivata la richiesta di archiviazione. Sono felice di aver insistito con Mattia perché non mollasse nonostante la grancassa e la gogna mediatica dei quei giorni. Avanti, insieme”. Esulta Palazzi: “Ho vissuto un incubo”, ha commentato il primo cittadino. “Avevo dichiarato sin dall’inizio di essere estraneo a questa grave accusa. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e ringrazio la Procura per la velocità e la serietà delle indagini. Il ringraziamento più grande lo devo a voi, alla giunta e maggioranza, alla mia famiglia e amici di sempre, ai tantissimi che mi hanno fatto arrivare messaggi di affetto e incoraggiamento. Sono stati importanti per aiutarmi ad andare avanti nel lavoro di sindaco ed onorare la fiducia che i mantovani hanno riposto in me”.

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