Amazon svolge un servizio postale a tutti gli effetti, per cui deve essere in regola con le disposizioni in materia di condizioni di lavoro previste dalla legislazione nazionale. L’Agcom ha diffidato le società del gruppo di Jeff Bezos – Amazon Italia Logistica, Amazon City Logistica S.r.l. – chiedendo loro di regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni dal ricevimento dell’atto. Per l’authority costituisce attività postale il servizio di consegna che ha come oggetto “prodotti offerti direttamente dai venditori e recapitati ai clienti finali attraverso società controllate da Amazon, nonché il servizio di recapito presso gli armadietti automatizzati (c.d. locker) svolto da società del Gruppo Amazon”.

Agcom chiede quindi ad Amazon di essere in regola con le condizioni di lavoro previste dalla legislazione nazionale, di rispettare le contrattazioni collettive di lavoro di riferimento vigenti nel settore postale, di essere in regola con gli obblighi contributivi per il personale dipendente impiegato e l’adozione della carta dei servizi nei confronti degli utenti. Per l’Autorità il servizio di recapito ai destinatari dei prodotti acquistati sul cosiddetto “marketplace“, è offerto e gestito sul territorio nazionale da società riconducibili ad Amazon EU S.R.L. Il servizio che svolgono, per Agcom, al pari di quelli dei principali corrieri espresso utilizzati da Amazon, è qualificabile come servizio postale, in base alla normativa di settore (nazionale e dell’Unione europea).

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