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Sondaggi politici, crescono Lega Nord e M5s: grillini primo partito. Fuori dal Pd vogliono Bersani leader, in coda D’Alema

Secondo la rilevazione di Index per Piazza Pulita su La7, Carroccio e Movimento 5 stelle salgono in gradimento nella settimana post referendum Autonomia in Veneto e Lombardia. Euromedia research invece ha chiesto agli elettori di sinistra chi vorrebbero come candidato premier
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Crescono Lega Nord e Movimento 5 stelle, calano il Partito democratico e Forza Italia. Nella settimana che si è aperta con il quasi plebiscito del referendum per l’Autonomia in Lombardia e Veneto, chi sale nei sondaggi di Index Research per Piazza pulita su La7 sono il Carroccio e i grillini. Lo scatto maggiore è quello del partito guidato da Matteo Salvini che in una settimana guadagna lo 0,9 per cento e arriva al 15,6%. Abbastanza stabile anche se in leggero calo è Forza Italia che passa dal 14,3 al 14 per cento. I 5 stelle invece, anche loro tra le forze che hanno sostenuto l’Autonomia al Nord e molto attivi nella battaglia contro la legge elettorale negli ultimi giorni, raggiungono il 27,1 per cento con un più 0,2 per cento. Secondo Index il M5s resta il primo partito in Italia. Le forze di sinistra, se coalizzate arrivano al 30.6 per cento (-0,5%), mentre il centrodestra passa dal 35,8 al 36,4 per cento.

Euromedia research ha invece fatto un’analisi sulla situazione a sinistra del Partito democratico. Secondo il report, le forze politiche che fanno riferimento a Mdp, Campo Progressista, Sinistra italiana e Possibile raggiungono a ottobre 2017 l’8 per cento. Rispettivamente: Mdp al 2,9 per cento, Sinistra italiana al 2,5%, Campo progressista all’1,5 per cento e Possibile allo 0,8%. Per quanto riguarda l’ipotesi di leader, il gradimento tra gli elettori di sinistra premia Pier Luigi Bersani (27,5% delle preferenze). Poi a seguire: Giuseppe Civati (25,9%); Anna Falcone (13,8%); Nicola Fratoianni (10,2%); Giuliano Pisapia (8,6%); Tommaso Montanari (5,2%). In coda Massimo D’Alema (3,5%) e Roberto Speranza (1,8%).

Per quanto riguarda invece l’appuntamento elettorale delle Regionali in Sicilia, secondo un sondaggio dell’Istituto Demopolis, il 26% dei siciliani non sa che il 5 novembre si voterà per il presidente e per il rinnovo dell’ARS. “A circa 10 giorni dall’apertura delle urne – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – oltre un quarto dei cittadini siciliani non è ancora a conoscenza dell’appuntamento elettorale. È un dato che, accanto alla progressiva disaffezione dei cittadini nella politica regionale, pesa in modo significativo sulla partecipazione al voto”. Secondo l’ultimo Barometro Politico dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, la fiducia dei siciliani nell’istituzione “Regione” è crollata dal 33% del 2006 al 12% di oggi: un valore più basso di quasi 20 punti rispetto alla media nazionale.

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