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Ultimo aggiornamento: 12:08 del 29 Settembre 2017

Donne, lavoro e discriminazione. La storia di Elena: “Cacciata a 53 anni perché preferiscono ragazze giovani e sexy”

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“La violenza sulle donne ha molte forme: non è solo quella degli stupri come ci vogliono far credere. Quella economica non è da meno”. Elena è un’ex lavoratrice dell’aeroporto di Fiumicino, “licenziata a 53 anni perché le aziende vogliono le ragazze giovani: più sexy, disponibili e ricattabili con il jobs act. Con meno diritti e che fanno meno rivendicazioni”.

È una sindacalista Cobas e spiega di essere scesa in piazza insieme ad altre 3mila persone secondo la rete Non Una di Meno, nella giornata internazionale per l’aborto libero e contro la violenza di genere, “per tutte le donne che lavorano l’aeroporto di Fiumicino, il più grande d’Italia”. Le donne, secondo Elena, “vengono costrette a indossare tacchi sexy e il rossetto anche se non vogliono da compagnie come Alitalia”. Aziende che “fanno anche loro ‘appunti’ se per caso hanno qualche chilo in più”. Ora fa la sindacalista. “Come Usb abbiamo lanciato come lo slogan ‘non siamo manichini sexy’.

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