L’anno zero per la mobilità elettrica di massa potrebbe iniziare venerdì 7 luglio: è in questa data che Tesla produrrà la sua prima Model 3 di serie, la berlina a emissioni zero che promette di rivoluzionare il mercato e spedire nel pleistocene concorrenti come BMW Serie 3 e Mercedes Classe C, “ancora” spinte da motori endotermici. L’avvento in questione è stato anticipato su Twitter dallo stesso Elon Musk, il vulcanico imprenditore sudafricano al vertice di Tesla.

Dopo aver superato le verifiche per l’omologazione, la Model 3 è pronta ad avanzare sulle linee di montaggio dello stabilimento di Fremont (California); ma Musk sta valutando ulteriori impianti di assemblaggio. Per il 28 luglio è inoltre programmato un festino per la consegna dell’auto ai primi 30 clienti. Uno dei cinguettii di Musk sintetizza la tabella di marcia industriale del prossimo trimestre: “La produzione crescerà esponenzialmente, con 100 auto fabbricate ad agosto e sopra le 1.500 già a settembre”.

Entro dicembre le linee produttive dovrebbero già sfornare qualcosa come 20 mila unità al mese: la Model 3 potrebbe consentire all’azienda di Palo Alto di spingere la produzione a 500 mila auto l’anno nel 2018. Finora la casa automobilistica aveva sfornato solo due modelli, la Model S e la Model X, entrambi con prezzi molti più alti.

Proprio per questo Tesla ha costruito una gigantesca fabbrica da 5 miliardi di dollari in Nevada, la “Gigafactory”, ideata per realizzare le batterie necessarie ad alimentare le EV. In attesa di conoscere l’aspetto e le caratteristiche tecniche della Model 3, sono due i dati da tenere a mente: il prezzo di partenza, circa 35 mila dollari, e l’autonomia, stimata in 345 km; cifre entrambe riferite al modello base.

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