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Manspreading, a Madrid è proibito agli uomini sedersi a gambe aperte sui mezzi pubblici

La richiesta, che coinvolge per lo più i passeggeri di sesso maschile, arriva direttamente dalla Emt, società che gestisce il trasporto pubblico madrileno, ed è stata portata avanti dal gruppo di attiviste "Mujeres en lucha y madres estresadas" con il sostegno della sindaca Manuela Carmena. Secondo la municipalità, infatti, il contatto tra le gambe potrebbe configurare una forma di molestia
Manspreading, a Madrid è proibito agli uomini sedersi a gambe aperte sui mezzi pubblici
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Gli uomini di Madrid dovranno viaggiare sui mezzi pubblici a gambe chiuse. La raccomandazione arriva direttamente dalla Emt, società che gestisce il trasporto pubblico madrileno, che introdurrà particolari pannelli informativi negli autobus, accanto a quelli tradizionali, per incoraggiare i passeggeri – soprattutto uomini – a sedersi in modo composto e mantenere una postura adeguata. Rigorosamente a gambe chiuse. La campagna, portata avanti dal gruppo di attiviste Mujeres en lucha y madres estresadas – donne in lotta e madri stressate – da tempo promotrici di una battaglia contro “l’invasione machista dello spazio”, il cosiddetto manspreading, è stata sostenuta anche dalla sindaca madrilena, Manuela Carmena, eletta nelle liste di Podemos.

Un atteggiamento, quello del sedersi a gambe aperte, “hombre despatarrado” per dirlo alla spagnola, che riguarda per lo più il sesso maschile e che secondo le attiviste nasconde una questione di genere e di rispetto: come le donne sono state abituate a sedersi con le gambe chiuse, agli uomini è stata trasmessa l’idea di gerarchia e territorialità che li fa sentire legittimati ad occupare lo spazio altrui come se fosse il loro. Gli uomini saranno quindi invitati a sedersi in modo composto per rispetto delle donne che potrebbero trovarsi accanto a loro. Il contatto tra le gambe del passeggero maschio e della donna potrebbero infatti configurare secondo la municipalità di Madrid, una forma di molestia.

Quella madrilena non è la prima iniziativa del genere: icone molto simili a quelle introdotte nella capitale spagnola si trovano anche sui mezzi pubblici e nei cartelli informativi della metropolitana di New York  o di altre città in Giappone, Turchia e Regno Unito.

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